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Mariangela Pala 26 novembre 2015
Versalis: sciopero e manifestazione a Porto Torres
Venerdì 27 novembre mobilitazione dei lavoratori chimici dell’area industriale di Porto Torres contro la decisione dell’Eni di cedere la società Versalis ad un fondo di investimento


PORTO TORRES - Mobilitazione dei lavoratori chimici dell’area industriale di Porto Torres contro la decisione dell’Eni di cedere la società Versalis ad un fondo di investimento. I sindacati avevano annunciato la settimana scorsa lo sciopero di 8 ore ed una manifestazione pubblica prevista per domani, venerdì 27 novembre. Decisione votata all’unanimità dalle organizzazioni sindacali di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil e dai lavoratori, in occasione dell’assemblea pubblica, tenutasi la scorsa settimana, tra i dipendenti dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres, per scongiurare il dietrofront di Eni sul progetto della chimica verde.

Scelta che pregiudicherebbe il completamento del progetto di riconversione in chimica verde del sito industriale deciso già nel maggio 2011. La mobilitazione si muoverà dalla portineria centrale dello stabilimento industriale, da cui partirà il corteo dei lavoratori, dei sindacati confederali provinciali e regionali, accompagnati dai sindaci dei tre comuni del territorio, Porto Torres, Sassari e Alghero che si dirigeranno verso la sala Filippo Canu dove si svolgerà l’assemblea pubblica. A rischio c’è il futuro di quasi mille persone tra dipendenti diretti di Matrica, Versalis, Syndial e lavoratori dell’indotto.

In quattro anni su 7 impianti di chimica verde e circa 700 milioni di investimenti previsti, sono stati costruiti solo 2 impianti e spesi 200 milioni. Servono maggiori risorse per proseguire il progetto, ma ora Matrìca sembra non navigare in buone acque. Oltre all’identità, non è ancora chiaro quale peso avrà il nuovo partner in Versalis. Ma, per ammissione dell’Ad di Eni Claudio Descalzi, si sa già che la partecipazione di Eni sarà minoritaria: ci si chiede, dunque, quale forza potrà avere per pretendere il rispetto della clausola sociale. Difficile pensare che il socio di minoranza possa fare la voce grossa, sempre ammesso che voglia farlo.

Il problema è di prospettiva, l’attuale congiuntura è favorevole, le materie prime costano poco e il vento degli affari soffia nella vela della chimica tradizionale. Tanto che il futuro partner di Versalis a questo è orientato. I sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil denunciano il silenzio della Regione Sardegna, il cui presidente Francesco Pigliaru, da quando è insediato, non ha mai voluto riconvocare i tavoli tematici sulla chimica verde, previsti sia dal protocollo che dall’addendum. «La nostra manifestazione è finalizzata a sollecitare l’intervento del Presidente Pigliaru che sino ad ora è stato assente, in particolare nella partita di Matrìca - dichiara il segretario generale della Uiltec-Uil, Giovanni Tavera – perché vogliamo che prenda in mano la situazione in modo autorevole per fare pressing su Eni e Governo affinché sia garantito il progetto della chimica verde».


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