La decisione arriva a poche ore dalla firma del decreto ministeriale per la cassa integrazione della durata di un anno, avvenuta oggi a Roma al ministero del Lavoro
ALGHERO - I minatori della S&B di Olmedo abbandonano le officine a 180 metri di profondità, ma proseguono il presidio. La decisione arriva a poche ore dalla firma del decreto ministeriale per la cassa integrazione della durata di un anno, avvenuta oggi a Roma al ministero del Lavoro [
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«È un fatto importante ma i lavoratori hanno deciso di mantenere il presidio permanente davanti alla miniera perché la situazione resta problematica», dice il segretario provinciale Ugl Chimici, Simone Testoni. «Apprezzo enormemente la decisione dei minatori di Olmedo di abbandonare le gallerie della miniera a 180 metri di profondità». Queste le parole dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, appena saputa la notizia della sospensione della protesta da parte dei lavoratori.
«È un gesto di grande responsabilità - aggiunge l’assessore Piras – che spero sia maturato anche in seguito alla visita che ho voluto fare ieri sera in miniera per testimoniare la vicinanza della Giunta ai lavoratori e alle loro famiglie. La firma del decreto per la Cassa Integrazione Straordinaria per un anno, arrivata oggi dopo il forte interessamento della mia collega del Lavoro, Virginia Mura, rappresenta un risultato importante perché ci consente di guardare con rinnovata fiducia al rilancio della miniera. Il sito di Olmedo è produttivo e il giacimento di bauxite può ancora garantire occupazione. Dal primo ottobre, al vaglio degli uffici competenti, ci sono le manifestazioni di interesse presentate da due società disposte a subentrare alla multinazionale greca S&B per lo sfruttamento della miniera. Confidiamo di poter chiudere quanto prima questa partita».