Prima la sanità, poi la nettezza urbana. Parte del Partito democratico, Ncd e Forza Italia si ritrovano sempre più unite nell´opposizione a muso duro alla maggioranza guidata da Mario Bruno
ALGHERO - Prove politiche di minoranza ad Alghero. O almeno una frangia importante di questa. Una parte del Partito democratico, Nuovo Centro Destra e Forza Italia si ritrovano sempre più unite nell'opposizione a tutto. Che si tratti di spettacolo o eventi, sanità o decoro urbano la musica non cambia. Così si costituisce il fronte anti-Bruno a guida Forza Italia che vede convergere il Pd di Daga e gli alleati storici Piras e Salaris (Ncd).
Prima quelli che il
Quotidiano di Alghero ha definito i
giochi sulla sanità [
LEGGI], con i
Dem algheresi in una posizione mal vista a livello provinciale e regionale, oggi le
incornate sull'Ambiente 2.0, la ditta che ha visto assegnata provvisoriamente la gara per la gestione della nettezza urbana in città. Per il nuovo blocco di minoranza si tratta di una «vergogna», e si riaccendono le polemiche.
Così per
Andrea Delogu è tutta colpa di Bruno (sindaco) e Cacciotto (vicesindaco), e si domanda come faranno i loro sostenitori a difendere «la scelta del loro sindaco ed il loro vice dopo aver sentenziato in ogni dove», sottolinea tutta la preoccupazione di Forza Italia «per quello che definisce l’ennesimo episodio che acclara l’incapacità amministrativa di questa amministrazione e ancora di più per i riverberi che potrebbe avere sulla città» [
LEGGI].
Sulla stessa linea
Maria Grazia Salaris ed
Emilianio Piras. Il capogruppo dell'Ncd, infatti, si dice sbalordita: «Tutto come previsto, i proclami, il grande soffio del vento del cambiamento preannunciato da Bruno in una campagna elettorale all'insegna della propaganda alla stregua di una televendita lascia spazio dopo un anno e mezzo alla delusione più totale» [
LEGGI]. Parole e posizioni fatte proprie dal consigliere Pd,
Enrico Daga, che parla apertamente di «disastro», e poi «vuoto pneumatico di idee» e «continuità con il passato».