Negli impianti della Ssd Nettuno di Alghero è stato presentato l’accordo raggiunto tra la società algherese e la Fcd Alto Vicentino, con la partecipazione di realtà calcistiche locali come la Città di Ittiri, l’Usinese, la Sogma di Porto Torres e la UnoLab Sardegna
ALGHERO - Presentato negli impianti sportivi della Ssd Nettuno, in Via de Gasperi, l’accordo raggiunto tra la società algherese e la Fcd Alto Vicentino per la realizzazione del “Polo Calcistico Nord Sardegna”, con la partecipazione di realtà calcistiche locali come la Città di Ittiri, l’Usinese e la Sogma di Porto Torres. Erano presenti alla conferenza stampa il presidente della Nettuno Alessandro Merella (che ha affidato le sue impressioni ai microfoni di
IsolaMedia), il direttore generale e responsabile del Settore Giovanile dell’Alto Vicentino Paolo Baio, il responsabile del Polo Calcistico Nord Sardegna Silvano Masala, il responsabile del Centro Addestramento Portieri in Sardegna “UnoLab” Giancarlo Peana ed il team manager della Nettuno Gianni Ledda.
L’accordo con l’Alto Vicentino (società che milita nella serie D veneta, gestita in maniera professionistica e che lo scorso anno ha lottato fino alla fine per fare il salto di categoria nella Lega Pro nazionale) è stato fatto per consentire sia ai ragazzi della scuola calcio più promettenti di avere l’opportunità di essere visionati (e perchè no, di essere scelti) da una società importante ed ambiziosa a livello nazionale come la compagine vicentina; sia per i tecnici che hanno in questo modo l’opportunità di arricchire il proprio bagaglio tecnico confrontandosi ed interscambiando con i colleghi di questa importante realtà calcistica le nozioni e le tecniche di allenamento, colmando in questo modo l’eventuale gap formativo e consentendo ai bambini ed ai ragazzi della scuola calcio di fare il salto di qualità che finora è mancato.
Nell’accordo, entra a far parte anche Peana, trasferendo così l’attività di Uno Lab da Olmedo ad Alghero, consentendo con la sua collaborazione a tutte le società calcistiche cittadine di avere l’opportunità di preparare e seguire da persone qualificate anche i futuri numeri 1. In pratica, questo è un progetto ambizioso, che la Nettuno è riuscita a mettere sul campo, uscendo dalla logica della “selezione” per entrare nella logica della “formazione” dei bambini che fanno parte della scuola calcio. Formazione che deve essere il fattore fondamentale del progetto e che deve interessare prima di tutto i tecnici, che devono essere altamente qualificati per trasmettere ai ragazzi le loro capacità d’insegnamento, consentirgli una crescita graduale ed individuare quelli più promettenti.