Il sindaco di Alghero, Mario Bruno, convinto nel procedere spedito e senza sosta verso la risoluzione del più grande problema ambientale che la Riviera del Corallo abbia mai dovuto affrontare
ALGHERO - Un'estate 2015 eccezionale sul fronte arrivi e presenze in Riviera del Corallo, con tutti gli indicatori col segno positivo, dai balneari ai ristoratori, passando per b&b, alberghi, autonoleggio e commercianti. Disastrosa sul versante ambientale: fuori norma un po ovunque, da nord a sud della città, con l'Arpas che in più occasioni ha segnalato lo sforamento dei parametri in piena stagione balneare (si conclude il 30 settembre). Sarà anche per questo che il sindaco, proprio in occasione dell'incontro con i titolari delle attività turistiche del lido è stato molto chiaro: «Continuerà comunque in queste ore e nei prossimi giorni, senza sosta, l'attenzione e la tensione per affrontare e risolvere le problematiche inerenti il sistema idrico e fognario, quelle riferibili al depuratore in zona Mariotti e San Marco, delle vasche e canalone» [
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Sul Calich occorre fare in modo che non arrivi più niente. E' la constatazione chiara del sindaco, che in questi giorni ha ripetuto un po a tutti, balneari compreso. «Il Calich è morto, lo hanno già sottolineato in tanti, compreso un Pubblico ministero». Rispondendo anche all'ex assessore regionale Carlo Mannoni, che proprio nei giorni scorsi aveva lanciato un accorato appello al primo cittadino chiedendo che non fosse perso nemmeno un minuto: «Siamo in ritardo e non c'è più un giorno da perdere. Ed attenzione a non confidare nell'imminente autunno, quando la stagione balneare avrà termine, perché la prossima estate è già alle porte e va programmata da oggi stesso» [
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Accolgo l'appello di Carlo Mannoni, dice Mario Bruno: «senza sosta con un progetto a breve e a medio termine per arrivare a soluzioni definitive, anche coraggiose, per il depuratore, per le vasche di prima pioggia (poi di polmonazione, pare) per tutto il sistema idrico e fognario. Il 2 settembre, mi assicurano, Abbanoa e Egas firmeranno la convenzione da me fortemente sollecitata per sbloccare i finanziamenti (oltre 4 milioni) per evitare definitivamente che Olmedo scarichi sul Filibertu, per realizzare il quarto sedimentatore a San Marco, per l'impianto di potabilizzazione a Mont'Agnese. Ma sul Calich occorre fare in modo che non arrivi più niente. Giovedì conferenza di servizi sul depuratore. Determinato come non mai, non c'è un secondo da perdere. Lavoriamo per risolvere le problematiche relative al sistema idrico e fognario fin dai primi giorni dell'insediamento. Abbiamo istituto e rafforzato il nuovo settore Ambiente del Comune, svolto decine di incontri e conferenze di servizi con tutti gli enti preposti. Abbiamo riunito i massimi esperti al Ministero dell'Ambiente. Andiamo verso il contratto di laguna per salvare il Calich».