Dopo le polemiche su far west, commercio e suolo pubblico, che ha infuocato la dialettica politica cittadina, interviene anche il Comitato del Centro Storico di Alghero: «l’Amministrazione con il suo apparato burocratico si attivi perche si attui in maniera corretta quanto è stato stabilito»
ALGHERO - «Dalla delibera della fine di dicembre che regolamentava il suolo pubblico (specie nel centro storico), sono passati ormai sei mesi. Gli effetti di quella normativa non si sono praticamente visti, nonostante i proclami di tutte le parti interessate, principalmente l’Amministrazione Comunale. Eppure le regole contenute nella delibera erano chiare, eque nel contemperare gli interessi della collettività e quelli dell’impresa, nel principio che un bene pubblico cosi essenziale per tutta la comunità debba potersi usufruire da parte di tutti». Dopo le polemiche su far west, commercio e suolo pubblico, che ha infuocato la dialettica politica algherese, interviene anche il Comitato del Centro Storico.
«Noi – spiegano - diciamo che la politica in questo settore ha già fatto la sua parte, ora sarebbe venuto il momento che anche l’Amministrazione con il suo apparato burocratico si attivi perche si attui in maniera corretta quanto è stato stabilito in sede decisionale. Si sta cercando, anche negli organi di stampa di creare confusione sul tema, discutendo su tutto tranne che sul tema vero, che è quello di illustrare le regole vigenti nel settore e pretendere che queste vengano fatte rispettare. Sarebbe così facile individuare le irregolarità e ripristinare lo stato dei luoghi, senza addurre difficoltà burocratiche e altri impedimenti che tali non dovrebbero essere».
«Lo stesso principio – proseguono i vertici del Comitato, allargando la discussione alla quotidianità dei cittadini - vale anche sulla raccolta differenziata porta a porta nel centro storico, dove questa volta il suo dovere l’ha fatto il Comitato del centro storico affiggendo tantissimi manifesti che spiegano le regole per il conferimento dei rifiuti nelle strade. In questo modo non si potrà addurre come scusa la mancata conoscenza delle regole da parte di tutti coloro che abitualmente non dimorano nel centro storico. Anche in questo caso vi è la carenza dell’Amministrazione, a cui basterebbe effettuare i controlli su coloro che trasgrediscono le regole, che sono illustrate chiaramente nei manifesti affissi dal comitato».
Per il Comitato, lo stesso principio «vale sul controllo della viabilità del centro storico, dove si transita al suo interno con i mezzi meccanici più disparati in maniera totalmente indisturbata. Se il problema quindi è il controllo delle regole che sono state emanate nei vari settori, non si capisce come sia possibile da parte dell’Amministrazione che non si riesca in questo intento, tanto più che leggi senza controlli e sanzioni perdono la loro caratteristica scendendo al rango di semplici raccomandazioni, lasciate alla mera volontà dei cittadini se attuarle o meno. Dovrà allora anche in questo caso essere la politica ad intervenire, perché gli esecutori delle decisioni provenienti dal Consiglio Comunale siano correttamente attuate ed a intervenire su chi non mette in pratica per cattiva volontà o incompetenza quanto deciso dall’Amministrazione per bocca di tutti i cittadini», conclude il Comitato del centro storico.
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