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Red 1 luglio 2015
Tassa di soggiorno a Olbia: insorge Confcommercio
Lamentele, scontate, dalle associazioni di categoria, ma in assenza di trasferimenti dallo stato e continui tagli dalla Regione gli enti locali non hanno alternative. Anche gli albergatori se ne faranno una ragione


OLBIA - «Ci risiamo. Ancora una volta un'amministrazione comunale, per fare cassa, impone ai turisti un balzello che rischia di vanificare gli sforzi per promuovere la destinazione Sardegna. Oggi a provare ad introdurre la tassa di soggiorno è il Comune di Olbia». Lo denuncia Paolo Manca, presidente di Federalberghi-Confcommercio Sardegna, che sottolinea come, «senza consultare le associazioni di categoria e le parti sociali e senza neppure coinvolgere l'assessore comunale al Turismo, il Consiglio comunale si dovrà esprimere venerdì prossimo, 3 luglio, per l'istituzione della tassa che non andrà offrire maggiori servizi o a promuovere il turismo, ma probabilmente andrà a ripianare un buco di bilancio, cioè a fare cassa».

Manca stigmatizza anche il fatto che «il balzello per il 2015 arriva a stagione estiva iniziata, con effetto retroattivo, quando la programmazione delle attività turistiche è già stata definita perchè avviene con oltre un anno di anticipo». Manca spiega che «la tassa di soggiorno viene pagata solo dal turista visibile, ovvero quello che soggiorna nelle strutture ufficiali, ma non dal turista invisibile, che consuma veramente il territorio ed incentiva l’abusivismo. Federalberghi, che ha già sollecitato più volte la cancellazione di questo odioso balzello – aggiunge - non starà a guardare e lancia la mobilitazione in tutta la Sardegna perchè le amministrazioni comunali non possono scaricare sui turisti le inefficienze e gli sprechi degli enti locali, andando a vessare proprio coloro che hanno contribuito, in questi anni, a mantenere il Pil sardo».

Sull'argomento interviene anche la Confcommercio Sardegna con il presidente regionale, Agostino Cicalò (era sceso in campo anche in occasione dell'introduzione della tassa ad Alghero. Balzello che in realtà non ha comportato alcun calo di prenotazioni, se si considerano le previsioni da giugno ad agosto, tutt'altro). «Abbiamo sollecitato da tempo l'intervento non solo della Giunta regionale e dell'assessore Morandi, ma anche molti componenti del consiglio regionale, anche di opposizione. La Regione deve farsi carico di coordinare queste attività e ove possibile di sottrarle ai comportamenti disordinati e talvolta miopi delle amministrazioni comunali che dovrebbero semmai preoccuparsi di rendere efficiente e di ridurre la spesa improduttiva».
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