Una sorta di tarantella in sassarese, che il tifo del Palaserradimigni ha esportato in tutta Italia. "Faccia di trudda", scritta del cantautore Giuseppe Manca, è diventata la colonna cantata del trionfo della Dinamo Sassari
SASSARI - Una cantata per sbeffeggiare gli avversari è diventato il brano cult sul web dell’impresa della Dinamo Banco di Sardegna campione d’Italia. L’ inno in sassasrese che ha portato fortuna, “Faccia di Trudda”. E insieme alla voglia di pallacanestro, Sassari è riuscita a imporre a tutti anche il suo inno: “Faccia di Trudda”. Una sorta di tarantella in sassarese, che il tifo del Palaserradimigni ha esportato in tutta Italia. "Faccia di trudda", scritta del cantautore Giuseppe Manca, è diventata la colonna cantata del trionfo della Dinamo Sassari.
E come sempre accade in queste circostanze, l’orecchiabilità del motivo messo in onda a Sassari soprattutto durante i time out, e l’ondeggiare ritmato dei tifosi, giovani e non, è stato contagioso, è diventato un tormentone. Brano scritto una trentina d’anni fa, da Giuseppe Manca, oggi è diventato l’inno dei tifosi della squadra di Meo Sacchetti, e spopola sul web, e in molti lo custodiscono nell’ iPhone. Una cantata per sbeffeggiare gli avversari è diventato il brano cult dell’impresa della Dinamo Banco di Sardegna campione d’Italia.
“Faccia di Trudda” (faccia di mestolo) ha una resa strepitosa se cantato da 5 mila persone, e tutti a Sassari, almeno quelli che il Palaserradimigni lo hanno frequentato con assiduità, sono orgogliosi di affermare che la loro colonna sonora è in sassarese , quasi uno sberleffo alle colonne che i Queen impongono in ogni dove. E il brano di “cionfra” tipico sassarese, ha varcato il Tirreno, proprio nel momento in cui gli audio televisivi lo hanno fatto correre di casa in casa, con quel oi oi oi oi oi oi oi oi, irriverente.
Commenti