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Mariangela Pala 26 maggio 2015
Festha Manna, vescovo: «I politici passino dalle parole ai fatti»
Nel giorno della Festha Manna si è svolto ieri mattina l’ultimo rituale della devozione per i Martiri Turritani, Gavino, Proto e Gianuario, decapitati sulla rupe di Balai nel 303 d.C


PORTO TORRES - Nel giorno della Festha Manna si è svolto ieri mattina l’ultimo rituale della devozione per i Martiri Turritani, Gavino, Proto e Gianuario, decapitati sulla rupe di Balai nel 303 d.C. durante il periodo delle persecuzioni ai cristiani. Davanti al sindaco di Sassari, Nicola Sanna, al Commissario Straordinario del Comune di Porto Torres, Giuseppe Deligia, alle autorità militari e al vescovo dell’Archidiocesi di Sassari, Padre Paolo Atzei la cerimonia della riconsegna delle chiavi della Basilica al parroco.

Il passaggio delle chiavi fra la municipalità sassarese, che in passato aveva la cura dell’intero complesso religioso, e il parroco di San Gavino, ha origine diversi secoli fa, quando la consegna delle chiavi all’autorità cittadina e l’immediata riconsegna al parroco era segno del riconoscimento della buona conservazione e della cura del complesso religioso. Dure e incisive le parole del vescovo che rivolge un appello ai futuri amministratori della città: «Questa competizione elettorale deve servire per far risollevare la città e i suoi abitanti. E’ ora che i politici passino dalle parole ai fatti, a partire dalle categorie più deboli e proseguire con i valori dell’istruzione, del lavoro, delle imprese, dei disoccupati e degli ammalati».

Un ammonimento affinché la comunità non venga abbandonata a se stessa per riaffermare l’attenzione e la vicinanza che la politica deve avere nei confronti di persone e famiglie, lavoratori e imprenditori ancora profondamente segnati e scossi dalle conseguenze della crisi economica e finanziaria di questi ultimi anni. Quello che le generazioni più adulte possono e debbono fare e in particolar modo gli amministratori, secondo il vescovo, è saper indicare anche ai giovani ciò che del passato deve essere custodito e ciò che invece può essere lasciato. Questo discernimento è indispensabile per un cambiamento positivo. E tale criterio va accompagnato anche con l’esempio dell’onesta morale e intellettuale dei politici, tenendo saldi i principi etico-valoriale di ciascuno.

A conclusione della messa, seguita da un alto numero di fedeli, e prima della processione, il gruppo folk Istragnas, ieri presente alla Cavalcata sarda, ha consegnato al sindaco Nicola Sanna e al commissario del Comune di Porto Torres un “bizzoni di caxiu”. Si tratta di una figura di cavallo che porta sulla groppa un uomo e una donna, vestiti con gli abiti tipici della tradizione sarda, il tutto realizzato con formaggio di pasta filante. Al termine della cerimonia si è svolta la processione che ha attraversato il Corso Vittorio Emanuele e che si è conclusa al porto, dove l'Arcivescovo Padre Paolo Atzei ha impartito la benedizione del mare. La Festha Manna avrà una coda il 7 giugno, giorno in cui i cavalieri si daranno appuntamento in via Mare per il Palio di Santu Bainzu, la corsa all’anello ripristinata due anni fa. Grande seguito per la Festha anche sui social network: la pagina facebook ufficiale ha registrato negli ultimi cinque giorni circa 21mila contatti.
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