Guerre e nazioni. La fine del mondo borbonico e la formazione degli Stati contemporanei (1807-1920), è il titolo dell´incontro di studi promosso dalla Fondazione Giuseppe Siotto e dalla Fondazione Memoriale Garibaldi in collaborazione con la Sissco e con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna
ALGHERO - “Guerre e nazioni. La fine del mondo borbonico e la formazione degli Stati contemporanei (1807-1920)”, è il titolo del convegno internazionale di studi promosso dalla “Fondazione Giuseppe Siotto” e dalla “Fondazione Memoriale Garibaldi” in collaborazione con la “Sissco” e con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (legge regionale 7/2007). Il convegno è in programma mercoledì 27 e giovedì 28 maggio, nell’aula seminari del “Centro di ricerca per la storia moderna e contemporanea del Mediterraneo” del Museo “Casa Manno” di Alghero. La formazione delle nazioni moderne e i grandi conflitti del Diciannovesimo Secolo sono al centro di importanti riflessioni storiografiche internazionali.
Le sole vicende regionali sono considerate, per molti aspetti, insufficienti per la comprensione dello sviluppo di stati nazionali, di moderni movimenti politici e sistemi sociali. In questa prospettiva, l’implosione del sistema imperiale borbonico è uno dei casi più interessanti, perché consente il confronto con la crisi di un grande sistema imperiale ed il lungo processo di consolidamento di oltre una ventina di nuovi stati nazionali. L’impero riformato da Carlo III fu uno dei luoghi di sperimentazione di fenomeni che portarono alla formazione del mondo moderno: rivoluzioni e controrivoluzioni, guerre internazionali e conflitti civili, crisi di vecchi stati e fondazione di nuove nazioni. Utilizzando questo paradigma, il Risorgimento, la creazione dei nuovi stati americani o la modernizzazione della vecchia Spagna imperiale sono un terreno di studio perfetto per comprendere interconnessioni ed interdipendenze, somiglianze e differenze tra spazi e mondi a volte geograficamente distanti, ma anche per aprire un confronto con alcuni dei migliori risultati della recente storiografia internazionale sulle rivoluzioni di indipendenza, le guerre civili, i nazionalismi, la formazione degli stati moderni.
Il paradigma della guerra, internazionale o civile, si presta allo sviluppo di una prospettiva che analizza in un contesto comune la crisi della monarchia e lo sviluppo degli stati nazionali. Il problema del conflitto è funzionale a disegnare una comparazione all’interno dello spazio borbonico e dei suoi eredi, attraverso alcuni punti cruciali: il crollo di antiche istituzioni ed i cambi di regime, la formazione dei tradizioni politiche e la diffusione delle ideologie, il problema delle guerre civili e dei conflitti internazionali, la costruzione di reti culturali e la circolazioni di uomini o idee, la costruzione di edifici nazionali e di memorie legittimanti. Attraverso la lente del conflitto e delle sue articolazioni, è possibile spostare il problema a quello più ampio delle monarchie borboniche e dei nuovi stati che ne furono eredi, ridefinendo anche l’utilizzo di concetti come quello di rivoluzione e controrivoluzione, concentrandosi invece sulla trasformazione di regni ed altri territori, in nuovi stati indipendenti o in nazioni costituzionali monarchiche attraverso la contrapposizione tra progetti nazionali opposti. Si confronteranno su questi temi storici provenienti da Università di tutto il mondo.
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