«Colpevoli noti a tutti. Serve una riorganizzazione del sistema produttivo italiano ed europeo», dichiara il senatore di Sel, commentando i dati Istat
CAGLIARI - «L'occupazione potrà crescere solo con un effettivo profondo risanamento ed una adeguata riorganizzazione del sistema produttivo italiano ed europeo. I fattori del crollo degli indici della occupazione, il progressivo e significativo impoverimento dei salari e degli stipendi, la cronica contrazione dei consumi e della domanda interna sono elementi costitutivi della crisi, per quanto siano più da considerarsi degli effetti piuttosto che cause dell'andamento negativo della economia». Lo ha detto il senatore di Sel Luciano Uras, commentando i dati Istat sulla disoccupazione il cui tasso è salito a febbraio al 12,7percento, quello femminile è aumentato al 14,1percento, mentre quello relativo alla disoccupazione giovanile è addirittura arrivato al 42,6percento.
«Le cause della crisi del mercato del lavoro - ha proseguito Uras - sono da ricercare nella finanziarizzazione del capitale, nell'ingorda gestione della ricchezza prodotta che ha impedito la giusta distribuzione. Tutto questo ha colpevoli noti a tutti. L'iniziativa degli Stati, del nostro e di quelli Europei non può che partire da queste considerazioni per costruire dinamiche economiche positive capaci di superare la crisi e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni. Vanno affrontati temi importanti che incideranno inevitabilmente nella organizzazione sociale, vanno riprese le buone pratiche di valorizzazione di risorse e vocazioni produttive dei luoghi. Ciò che è stato declinato come lo sviluppo locale capace di creare occupazione stabile connessa alla buon governo dei territori, invertendo le tendenze alla polarizzazione delle attività e delle concentrazioni antropiche e al contempo delle inarrestabili desertificazioni ambientali, sociali ed economiche».
«Vanno affrontati i temi posti dalla crescente robotizzazione e gestione tele/informatica della produzione industriale. Deve essere difesa la funzione originaria della terra finalizzata alla produzione di cibo, con processi di progressiva difesa e rinaturalizzazione dei fattori essenziali dell'ambiente : aria, acqua, suolo. Così si potrà guardare con fiducia al futuro. Questa - ha concluso l'esponente di Sel - è la nostra sfida».
Nella foto: il senatore di Sel Luciano Uras
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