«Tra tanti annunci ed un cominciamo il domani che è diventato sempre più cominciamo domani, l´unico risultato vero è l´ex San Raffaele, ma è frutto del lavoro della Giunta precedente e degli esponenti politici di buona volontà che si sono adoperati per questo obiettivo». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci
CAGLIARI - «Tra tanti annunci ed un cominciamo il domani che è diventato sempre più cominciamo domani, l'unico risultato vero è l'ex San Raffaele, ma è frutto del lavoro della Giunta precedente e degli esponenti politici di buona volontà che si sono adoperati per questo obiettivo». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, commentando l'intervista rilasciata ad un quotidiano regionale dal presidente Pigliaru. «Un risultato che ha rischiato di saltare più volte a causa dell'inefficienza della Giunta regionale e sul quale si registrano forti ritardi, visto che qualcuno annunciò l'inaugurazione proprio a marzo 2015. Sintomatica è la mancata previsione in bilancio delle risorse a suo tempo promesse. Per quanto riguarda le tasse - sottolinea Cappellacci- il presidente annuncia una cosa, ma fa l'esatto contrario: infatti, con l'ultima legge Finanziaria hanno aumentato l'Irap, che noi tagliammo del 70% anche con il consenso dell'allora opposizione».
«Né ha dato alcun segno concreto per contrastare la vergognosa Imu agricola nonostante ci sia già un proposta di legge regionale di Forza Italia, nonostante gli abbiamo suggerito di chiedere la sospensione dell'articolo 51 dello Statuto e il Consiglio abbia impegnato la Giunta a impugnare il provvedimento davanti ai giudici costituzionali. Per quanto riguarda l'edilizia e l'urbanistica - osserva Cappellacci- anche in questo caso il presidente parla del futuro, ma con gli atti ci riporta al passato: ha ripristinato il Ppr di Soru, quello delle intese che consentono a pochi eletti di fare ciò che è proibito ai comuni mortali, e non ha rinnovato il Piano Casa. A Novembre 2014 promise l'approvazione della leggina edilizia, ma siamo arrivati a marzo 2015 perché la maggioranza ha pensato ad altro e, quando finalmente stava per iniziare il dibattito, con l'editto di Oristano Renato Soru ha preso i comandi, esautorando di fatto e smentendo clamorosamente chi diceva di essere pronto quasi quattro mesi fa. Ecco perché il presidente dovrebbe rivolgere a sé stesso e ai suoi assessori, tanto loquaci ma non altrettanto operosi, quel poche chiacchiere che ha rilanciato sulla stampa".
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