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Sassari NewsnotiziecagliariSportSport › L’Expò delle promesse mancate. Da New York parla Pietro Porcella
M.L.P.C. 29 marzo 2015
L’Expò delle promesse mancate
Da New York parla Pietro Porcella
«Quindi il Poetto non è più la spiaggia ufficiale dell’Expo’ 2015? Peccato, abbiamo avuto tutto il tempo per sfruttare questo grande evento e invece ne usciamo con la coda tra le gambe». Queste l’amaro resoconto del sardo-newyorchese Porcella che dalla Grande Mela dice la sua


CAGLIARI – Pietro Porcella, giornalista ed event organiser, da pochissimo anche professore nelle scuole pubbliche di New York, torna a dire la sua. Dopo la proposta della statua di Gigi Riva in Piazza Amsicora, questa volta insieme alle sue parole per Cagliarioggi.it riportiamo stralci della lettera che ha scritto a Vito Biolchini. L’argomento è caldo: Expò, maialetto, Poetto, Cagliari Grand Prix.

«Quindi il Poetto non è più la spiaggia ufficiale dell’Expo’ 2015? Peccato, abbiamo avuto tutto il tempo per sfruttare questo grande evento e invece ne usciamo con la coda tra le gambe»: questo il succo della questione sollevata da Porcella che racconta come, da New York a Cagliari, passando per grossi nomi (Pietro Galli, direttore dell’Expò e Alessandro Mancini, il responsabile eventi) ha cercato di proporre, dopo averlo organizzato per vent’anni, il Cagliari Grand Prix, evento sportivo che prevedeva percorsi natura via mare e via terra dal Poetto a Sant’Elia, via Roma e viceversa. «Certamente – mi fu detto- lo faccia subito, così verrà esaminato e inserito in programma» dice il giornalista.

Porcella a questo punto si è messo subito in moto e come spiega a Cagliarioggi: «Non l’ho fatto per soldi, altrimenti avrei dovuto chiedere tanto. Adesso sono super impegnato nel sociale e nell’insegnamento qui a New York. Io volevo semplicemente proporre un’idea che chiunque, a costo quasi zero, avrebbe potuto realizzare. Meglio ancora se questo qualcuno fosse stato il Comune stesso, che aveva e che ha tutto l'interesse a mostrare la facciata bella di una città a vocazione turistica. Io gli avrei ceduto il nome, il progetto, il know how già ben collaudato per renderlo di successo. In cambio chiedevo solo un po' di visibilità e riconoscimento, come ideatore e master of cerimony del Cagliari Grand Prix. E avrei messo in risalto soprattutto loro, questa Giunta attuale.

Sà, sono un po' vanitoso e ci tengo al copyright di questo mio progetto realizzato per quasi vent'anni da solo (dal 1990), e poi copiato a pezzi da altre associazioni ambientaliste, ciclistiche, veliche. Una volta lanciato il bando, il resto lo avrebbe fatto l’adesione delle tante associazioni onlus, delle tante associazioni veliche, ciclistiche e ambientaliste, le adesioni dei turisti e dei tanti cittadini residenti così sensibili alle attività di turismo attivo». Non essendo gare, che richiedono Federazioni e giudici e particolari regole da rispettare, ma basta il seguire la guida; essendo passeggiate e percorsi da proporre a bambini e adulti, Porcella pensava ad una adesione entusiasta del Comune. Ma il Sindaco Zedda e gli Assessori interessati non hanno mai risposto, se non all'ultimo con una mail dell'Assessore al Turismo Argiolas, dicendo che non c'erano contributi a tal proposito. Il che non era ciò che Porcella aveva chiesto.

«Ora, sull’importanza che una vetrina come l’Expo’ riveste a livello internazionale è inutile disquisire, basta guardare al numero di milioni di persone che movimenta e che giungono da tutto il mondo» osserva Porcella che aggiunge: «Il mio progetto non abbisogna di infrastrutture; i “percorsi natura” che ho consigliato sono lì a disposizione della gente, aldilà delle manifestazioni. Andrebbero opportunamente promossi in questa occasione, spendendo una piccola parte di quei soldi che sono stati destinati dal Comune all’Expo’ (credo 600 mila euro) o quei milioni che la Regione Sardegna dice di voler destinare alla stessa causa». Poi l'amara conclusione.

«Ma andando aldilà del mio caso personale, che può essere realizzato anche in extremis con un po’ di buona volontà, mi domando, cosa si è fatto per promuovere Cagliari nell’ambito dell’Expo’ a soli due mesi dall’inizio della grande fiera? Sono state attivate promozioni e convenzioni valide perché chi viene a Milano per l’Expò, si allunghi poi un paio di giorni nel capoluogo sardo? Si è fatto sì che si parli e si facciano visitare i nostri musei con in testa la fantastica scoperta dei Giganti di Monte Prama? O si è messa la testa sotto la sabbia (grigia) per polemizzare solo sui maialetti sardi proibiti?».

Insomma il giornalista, come ha detto a Cagliarioggi.it: «al grido di in sella con Porcella» continua a sperare che la sua proposta venga comunque presa in essere. Di esperienza ne ha e tanta e vuole metterla in gioco per chiunque voglia intraprendere un’avventura made in Cagliari.

Nella foto Pietro Porcella durante il Cagliari Grand Prix 2011 sulla Sella del Diavolo nella foto di Rita Solinas
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