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A.B. 28 marzo 2015
Rifugiati a Fertilia: il Comitato chiama il prefetto
Dopo il positivo incontro di questa mattina, che ha visto la partecipazione del sindaco di Alghero Mario Bruno, il presidente Luciano Solinas chiede la partecipazione del capo della Prefettura di Sassari all´appuntamento organizzato per sabato 4 aprile


ALGHERO – Dopo l’affollato incontro pubblico che si è tenuto questa mattina (sabato) a Fertilia [LEGGI], sull'ipotesi di riconversione dell’Ostello della Gioventù in centro di accoglienza dei rifugiati [LEGGI], nel corso del quale il sindaco di Alghero ha negato in modo assoluto la possibilità di modificare la destinazione d’uso della struttura ed ha chiarito l’illegittimità e la nullità di ogni eventuale forma di subaffitto e/o di concessione a terzi della stessa (poiché ciò appare vietato dal contratto di concessione con cui il Comune di Alghero ha concesso la struttura all’Associazione Italiana Ostelli della Gioventù), il Comitato di Quartiere di Fertilia-Arenosu ha scritto una lettera aperta al prefetto, per chiedergli di «intervenire in modo chiaro e definitivo per scongiurare una ipotesi scellerata che finirebbe per creare occasioni di protesta da parte di tutta la collettività».

«Nell’occasione – prosegue il presidente del Comitato Luciano Solinas - siamo quindi a chiederle di voler partecipare al prossimo incontro pubblico, fissato per sabato 4 aprile, con inizio alle ore 10.30, presso la madonnina localizzata in corrispondenza tra l’incrocio di Via Lungomare Rovino con la ex SS 127/bis nei pressi del Ponte di Fertilia, nel corso del quale la cittadinanza di Fertilia, i rappresentanti delle attività commerciali operanti nel territorio, le Associazioni ed i Comitati intendono manifestare apertamente il loro netto rifiuto riguardo tale ipotesi. Siamo certi che in questo momento solo un suo autorevole e deciso intervento, unitamente alla decisa e più volte dichiarata presa di posizione del sindaco in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale di Alghero, possano essere utili ad evitare che una comunità, già scossa per decenni da vicende quali quella relativa al campo rom e quella altrettanto inaccettabile dell’occupazione dell’ex Hotel Bellavista, si senta abbandonata dalle Istituzioni con i risultati che ben si possono immaginare. Auspichiamo quindi che questa occasione, di civile confronto e di incontro tra la comunità e le istituzioni possa rappresentare una svolta definitiva che allontani da Fertilia lo spettro del “Ghetto” cui la nostra cittadina sembra inesorabilmente e ripetutamente destinata».

Come sottolinea Solinas, mai come in questo momento «l’esasperazione tende ad emergere in un contesto abbandonato per decenni dalle Amministrazioni di ogni genere e grado (vedasi il degrado del patrimonio pubblico gestito prima dallo Stato e poi dalla Regione, la situazione del decoro urbano ai limiti della decenza, come ad esempio accade per le alberate cittadine pericolosamente instabili, la gestione delle manutenzioni ancora pericolosamente precaria, come testimoniano le ringhiere della Rotonda e le passerelle del Ponte chiuse da ormai troppo tempo, cui peraltro si contrappongono le doppie richieste di pagamento degli oneri di suolo pubblico da parte sia del Comune di Alghero che da parte del Demanio Regionale), nonostante una serie di interventi recentemente messi in campo dall’Amministrazione Comunale attualmente in carica che, tuttavia, non riesce con le risorse a disposizione a gestire nel complesso la situazione, rischia di portare veramente ad azioni che possono sfociare in episodi poco edificanti o peggio pericolosi». Per questo, i rappresentanti del Comitato di Borgata sperano di poter contare sulla presenza del prefetto, «della classe politica che ci amministra, sia a livello locale, che regionale, e di ottenere, in tale occasione, le dovute garanzie finalizzate non solo a garantire che non si proceda all’assegnazione di nuovi campi di accoglienza nella nostra Città di Fondazione, ma che si possa auspicare un nuovo corso nella gestione del patrimonio pubblico che nel contesto di Fertilia esiste, e nella possibilità che Fertilia, a partire dalla stagione turistica alle porte, possa lavorare con serenità e decisione e programmare, si spera, la rinascita socio-economica della nostra Città di Fondazione».
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