ALGHERO – La Setmana Santa de l'Alguer, un insieme di riti antichissimi, tra i più attesi in Sardegna e noti oltre i confini del mare, è ormai pronta a partire nella città di Alghero che per secoli l’ha ospitata e onorata, indossando di anno in anno le tipiche vesti rosse. A breve dunque passeggiare nel centro storico di Alghero significherà fare un tuffo nell’antichità, nella memoria di una città che nel 1600 recuperò dal mare il Cristo ligneo di Alicante e mai smise di onorarlo, nelle sue tradizioni e credenze più remote, presentate oggi, all’interno delle stesse mura antiche di ieri, sotto la luce fioca dei lampioni drappeggiati ed il sottofondo di canti sacri.

Riti e processioni. Il via alla tradizione pasquale algherese verrà dato venerdì 27 marzo, con la processione dell’Addolorata (ore 20, Chiesa di San Francesco), alla quale seguirà quella dei Misteri (martedì 31 marzo, ore 20, Chiesa di San Francesco), quella per la visita eucaristica (2 aprile, ore 20.30, Chiesa della Misericordia) e l’attesissima processione del Venerdì Santo (3 aprile, ore 21.30, Cattedrale di Santa Maria, ingresso di via Principe Umberto), proiettata anche sul grande schermo in piazza del Teatro, che condurrà infine al conclusivo Incontro tra Gesù risorto e la Madonna della domenica di Pasqua, alle ore 9.45, presso i Bastioni Carlo Colombo. Tra i vari percorsi religiosi in città poi, diverse le celebrazioni nella Cattedrale di Santa Maria, come la Santa Messa della Domenica delle Palme (ore 10.30), la Messa “In Coena Domini” celebrata dal vescovo (2 aprile, 18.30), la Veglia Pasquale (4 aprile, ore 22) e la Santa Messa Pasquale (5 aprile, 12).

Canti e Cori. I riti della Settimana Santa saranno arricchiti dai canti di origine catalana e dai gosos in lingua sarda, grazie alla partecipazione di numerosi cori provenienti da tutta la Sardegna. Le processioni invece saranno accompagnate dalla banda musicale “A.Dalerci”, mentre le Chiese del Carmelo e di San Michele ospiteranno rispettivamente, domenica 29 marzo, alle 21, il Coro Matilde Salvador e l’Orchestra dell’Akademia Cantus et Fidis, e lunedì 30 marzo, alle ore 20, il Coro Polifonico Città di Sennori.

Arte. Tutta la programmazione religiosa della Pasqua algherese è stata quest’anno simboleggiata dall’immagine creata dalla giovane allieva del Liceo Artistico "F.Costantino" di Alghero Denise Puledda. Ad arricchirla e a donarle lustro sarà invece la mostra di uno dei maggiori artisti sardi, Pinuccio Sciola, che dal 27 marzo esporrà le sue opere presso la torre di San Giovanni. “Omaggio a Gaudì”, il titolo dell’evento artistico che contribuirà a creare ancora una volta un legame tra Alghero e quelle terre che ne condividono la catalanità. Sciola, che ha dato saggio delle qualità musicali delle sue pietre, si è detto «onorato di far parte di un evento di tale forza evocativa, che richiama fortemente all’identità catalana di un luogo unico come Alghero».

«Abbiamo voluto arricchire i riti religiosi con eventi culturali di qualità – ha dichiarato martedì l’assessore comunale alla Cultura Gabriella Esposito nel corso della conferenza stampa di presentazione della Setmana Santa – e con la scelta di Pinuccio Sciola e della sua arte siamo certi di aver accresciuto l’attrattiva di un evento così fortemente legato alla fede e tradizione popolare». Tutti i riti della Settimana Santa sono stati organizzati dall’Amministrazione Comunale di Alghero, dalla Fondazione Meta e dalla Confraternita della Misericordia in collaborazione con la Diocesi Alghero-Bosa.

Nella foto: l'immagine 2015 della Settimana Santa