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A.B. 3 marzo 2015
Palmas e Siamanna contro centrale
Le due amministrazione comunali avrebbero individuato criticità nel quadro programmatico, progettuale, sanitario ed ambientale con particolare riguardo a possibili inquinamenti degli ambienti agricoli con ricadute negative sulla qualità dei prodotti alimentari che caratterizzano fino ad ora le produzioni della zona


ORISTANO - Le Amministrazioni Comunali di Palmas Arborea e di Siamanna con l’aiuto tecnico e scientifico di “Isde-medici per l’ambiente-Sardegna” hanno redatto le osservazioni relative alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale riguardanti il progetto per un impianto solare ibrido Biomassa-Termodinamico nei Comuni di Oristano e Santa Giusta proposto dalla “Società San Quirico–Solar Power Srl”.

Nell'occasione, sarebbero state individuate criticità nel quadro programmatico, progettuale, sanitario ed ambientale, con particolare riguardo a possibili inquinamenti degli ambienti agricoli con ricadute negative sulla qualità dei prodotti alimentari che caratterizzano fino ad ora le produzioni della zona. Infatti, le aziende presenti in tali aree si caratterizzano per i prodotti agricoli ed alimentari a Denominazione di Origine Controllata, a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, a Denominazione di Origine Protetta, ad Indicazione Geografica Protetta e ad Indicazione Geografica Tutelata. Inoltre, esistono aree agricole con produzione biologiche ed iniziative di apprezzata ospitalità agrituristica.

Oltre a questo, è stato rilevato come in Sardegna, a fronte di un esubero della produzione di energia con una esportazione del 43percento, manchi un Piano Energetico Regionale che sappia frenare gli interessi speculativi che caratterizzano in questo settore la produzione da fonti fossili e rinnovabili e che gravano sulla bolletta degli utenti sardi costretti anche a sopportare le conseguenti ricadute negative sul piano ambientale e sanitario. Di conseguenza, le due Amministrazioni auspicano che l’Esecutivo regionale voglia avviare un processo decisionale condiviso con i cittadini dell’Isola e con tutte le istituzioni territoriali che li rappresentano; processo che deve portare alla difesa degli interessi collettivi legittimi e che attraverso una moratoria possa frenare l’assalto speculativo all’ambiente dell’Isola che porta solo degrado sociale, occupazionale e sanitario. Inoltre, invitano ad attuare le azioni necessarie, perché siano intraprese al più presto opere di bonifica efficaci nelle aree dell’Isola fortemente segnate dai vecchi ed aggressivi modelli di sviluppo industriale del passato.
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