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Sassari NewsnotiziesassariPoliticaAmministrazioneCorto circuito a Palazzo Ducale. I Democratici bocciano Sanna
S.I. 14 gennaio 2015
Corto circuito a Palazzo Ducale
I Democratici bocciano Sanna
L´annunciato rimpasto non è arrivato. Il Partito Democratico con un lungo documento boccia in toto l´operato del sindaco Sanna. Si apre di fatto la crisi politica a Palazzo Ducale. Non è chiaro cosa possa accadere. Tutte le strade sono aperte


SASSARI - Tanto tuonò che piovve. L'annunciato rimpasto non è arrivato, ma qualcosa di importante nella politica sassarese sta accadendo: il Partito Democratico (di fatto) sfiducia il sindaco Sanna. Dalle voci di corridoio a quelle dei bene informati fino ad un documento che non lascia alcuno spazio interpretativo. Tutto il gruppo consigliare del Pd, senza il quale non esiste maggioranza, boccia l'operato dell'amministrazione. «"Negli ultimi giorni del 2014 il Sindaco e la Giunta hanno, in due distinte conferenze con i giornalisti, a Natale e prima di Capodanno, fatto una sorta di bilancio politico-programmatico di questi primi mesi di Governo della città. La rappresentazione che emerge, o che si è voluta dare, è quella di una amministrazione efficiente, al lavoro in ogni settore, con importanti risultati per i protagonisti in Giunta e per la città nel suo insieme. Una promozione a pieni voti».

«Dalla lettura della cronaca, e questo è ciò che ci fa preoccupare, non emerge invece la grande difficoltà della città, il suo impoverirsi sotto ogni aspetto, la progressiva riduzione del suo sistema economico, la necessità di un disegno di grande respiro, la ricerca di alleanze e di mobilitazione, non superficiale e strumentale, dei protagonisti sociali e culturali necessaria a superare questa terribile fase. A distanza di otto mesi dall'insediamento del sindaco e della giunta comunale abbiamo assistito, al contrario, a una serie di atti che non sembrano cogliere le urgenze e l'esigenza di un politica forte e autorevole»

«Si parte dalle scelte poco razionali nella composizione della compagine di governo che, disattendendo gli impegni presi immediatamente dopo le primarie, che hanno consentito la grande vittoria del centro-sinistra e l'elezione del sindaco sostenuto in modo leale e unitario da tutte le componenti del PD e della coalizione, ha di fatto mortificato gran parte della maggioranza e del gruppo dello stesso PD. A tutt'oggi appare evidente l'incapacità di porre rimedio ai gravissimi errori ed a un tentativo, dannoso, di scaricare su altri la propria difficoltà a trovare soluzioni, riproponendo offensivi dictat e pseudosoluzioni che puntano a privilegiare il rafforzamento di parti del partito piuttosto che il governo della città. Purtroppo i risultati di questo impianto insufficiente si stanno palesando e cominciano ad essere visibili ai Sassaresi».

«Con sbandierate politiche di ascolto, che non sono in grado di ascoltare neanche il consiglio comunale e la propria maggioranza, assistiamo a esternazioni ad effetto, senza alcun serio approfondimento e, nella maggior parte dei casi, assolutamente improponibili, se non dannose. Così abbiamo assistito ad un colpevole ritardo nella definizione del Piano Urbanistico Comunale, le cui risposte alle osservazioni della Regione erano già disponibili al momento dell'insediamento; alla nomina del presidente del Consorzio industriale ASI, spacciata come nuovo metodo, che ha portato alla rottura ed esclusione del Comune di Porto Torres, principale protagonista per aree e insediamenti industriali; alla inutile e ridicola polemica con l'Amministrazione di Alghero sul nome dell'aeroporto, che ha di fatto creato disagio tra i principali protagonisti dell'area vasta di Sassari, forse sostituita dall'invenzione di "grande alleanza del nord" che rischia di far perdere il treno della riforma regionale degli enti locali, mandando all'aria il riconoscimento dell'area vasta di Sassari a favore dell'unica città metropolitana di Cagliari; al lancio dell'idea di casa dello studente nella caserma La Marmora di piazza Castello, notoriamente non disponibile».

«Per passare poi alla proposta di costruzione del nuovo ospedale nell'area del Conti, notoriamente non disponibile, insufficiente e occupata da capannoni sotto vincolo; alla proposta di modifica del tracciato della metropolitana che avrebbe come unico risultato quello di rinviare di molti anni la realizzazione di questa importante opera o l'ipotesi di costruzione di un centro direzionale per gli uffici comunali nell'area destinata al Centro intermodale di via XXV Aprile, laddove i ritardi rischiano di rendere insufficienti i finanziamenti anche solo per realizzare una piazza. Per non parlare del vero e proprio capolavoro di confusione mostrato nelle modifiche della ZTL in centro che, contraddicendo ogni indicazione emersa dagli studi preliminari, ha creato situazioni paradossali, se non pericolose, dal punto di vista del traffico e ha conseguito lo straordinario risultato di scontentare tutti: residenti e non, commercianti e non».

«Sorvoliamo sull'idea di re-istituire mediante nomina sindacale i Comitati di Quartiere che, per loro definizione e storia, sono e devono restare organismi spontanei. Tutto questo senza alcun confronto serio con la maggioranza, la cui opinione, nei pochi casi in cui c'è stata (ZTL), non è stata tenuta in alcun conto. È con estrema preoccupazione che osserviamo questa situazione che pare caratterizzata da una incomprensibile ansia da prestazione che privilegia l'effetto alla sostanza, l'apparire all'essere. Su queste basi è estremamente complicato affrontare i gravissimi problemi della città e del territorio, senza una immediata inversione di tendenza, di correzione e di autocritica rispetto a quanto sin qui mostrato».

«La città ha necessità di una guida autorevole e l'autorevolezza passa per la capacità di gestire le criticità, ascoltando tutti e cercando le soluzioni migliori. Spiace constatare che questo sinora non sia avvenuto e che solo la responsabilità sin qui dimostrata da gran parte della maggioranza abbia evitato complicazioni ulteriori". E chiudono i consiglieri: Si recuperi la condivisione delle scelte e si correggano immediatamente gli errori. È Sassari che lo esige».
Commenti
18/4/2024
Tenendo fede agli accordi di maggioranza stabiliti già all’inizio della legislatura, a metà del mandato elettorale, il sindaco, Nicola Sassu, ha modificato la composizione dell’esecutivo e ha riassegnato le deleghe ai nuovi assessori e ai consiglieri comunali


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