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Sassari NewsnotiziesassariCulturaUniversità › Una città a misura di studente. Gli stranieri scelgono Sassari
S.I. 19 dicembre 2014
Una città a misura di studente
Gli stranieri scelgono Sassari
Queste e altre preziose informazioni sono emerse dal Report "Ho fatto l´Università in Europa", una ricerca sugli studenti in uscita (outgoing) e in entrata (incoming) dell´Ateneo di Sassari. Il lavoro, presentato ufficialmente nei giorni scorsi nel complesso didattico di via Vienna


SASSARI - Gli stranieri scelgono l'Università di Sassari perché Sassari è una città a misura di studente; ascoltano il consiglio di amici (38,5% degli studenti interpellati), ma soprattutto sono attratti dal fascino dell'Isola, dalle sue bellezze naturalistiche e dalla capacità di accoglienza: lo riferisce il 68% degli studenti che hanno compilato i questionari sull'Erasmus+. Gli studenti sardi, d'altra parte, partono per imparare una lingua straniera nel 74% dei casi, vivere l'Europa (40%), fare un'esperienza all'estero (48%) e avere più opportunità da spendere sul mercato del lavoro (49%).

Queste e altre preziose informazioni sono emerse dal Report "Ho fatto l'Università in Europa", una ricerca sugli studenti in uscita (outgoing) e in entrata (incoming) dell'Ateneo di Sassari. Il lavoro, presentato ufficialmente nei giorni scorsi nel complesso didattico di via Vienna è stato svolto su impulso del Comitato Erasmus di Ateneo dalla proff.ssa Elisabetta Cioni e dalle dott.sse Laura Iannelli e Diana Pudda in collaborazione con l'Ufficio Relazioni Internazionali dell'Università di Sassari. L'obiettivo della ricerca è quello di "governare con i dati", valutare in maniera oggettiva le esperienze di mobilità studentesca al fine di migliorare i servizi offerti dall'Ateneo in questo settore di importanza strategica.

Il report è suddiviso in due parti: una relativa ai questionari compilati dagli studenti outgoing - rielaborati e aggiornati dalle studiose - l'altra riservata alle risposte date dagli studenti incoming. In effetti, la novità più rilevante è costituita dalla creazione di un questionario ad hoc per gli studenti stranieri in entrata a partire dall'anno accademico 2010/2011, presentato direttamente in formato digitale, compilabile via web e tradotto in tre lingue. Il questionario è stato vivamente apprezzato dall'Agenzia Nazionale Erasmus+, che intende condividere come best practice, con gli altri atenei italiani, questo strumento innovativo realizzato in via sperimentale dall'Università di Sassari. Non è un caso che, in occasione della presentazione del Report, l'Agenzia Nazionale Eramsus+ abbia inviato a Sassari Clara Grano e Valeria Biggi. È intervenuta anche Katherine Isaacs, ambasciatrice UE del programma Erasmus Plus per l'Italia. Proseguendo sulla strada intrapresa, illustrata durante l'incontro dai delegati Erasmus del Rettore prof. Massimo Carpinelli, prof. Piero Sanna e prof. Giuseppe Moniello, l'Università di Sassari intende coinvolgere sempre di più gli studenti stranieri nella vita della città e dell'Ateneo, dare loro voce, farli sentire a casa con la preziosa collaborazione della sezione di Sassari di Esn-Erasmus student network. L'associazione è sempre pronta a semplificare e rendere gradevole il soggiorno degli studenti stranieri nella nostra città.

Rispetto agli studenti in entrata, negli ultimi quattro anni accademici, sono state monitorate le esperienze di 592 studenti e laureati europei che hanno scelto Sassari come sede di mobilità Erasmus per studio e placement. Provengono soprattutto dalla Spagna (48%) e, negli ultimi due anni in particolare, dalla Turchia (16%). Le donne rappresentano oltre il 64% degli Erasmus Incoming intervistati dal 2010 a oggi. Tuttavia, nell’anno accademico 2013-14, si è registrata una crescita della presenza maschile (39,6% a fronte del 35,8% medio). Dal 2012 al 2013, con la distinzione introdotta nei questionari tra i diversi tipi di mobilità, emerge una tendenza alla diminuzione del peso percentuale degli Erasmus Incoming for Study (in media l’86,5%) rispetto alla crescita degli studenti in “entrata” a fini di tirocinio-placement (+5,6% nell’a.a. 2013-14). Gli scambi a fini di studio riguardano soprattutto i corsi di laurea undergraduate (67,6%): un dato, questo, che influenza profondamente l’età media della popolazione di riferimento (23 anni). Nel 2013-14, gli Incoming trascorrono a Sassari una media di 6,92 mesi a fronte degli 8,10 del 2010-11. Diminuisce quindi il tempo della mobilità e diminuisce progressivamente anche la valutazione sull’adeguatezza del periodo trascorso all’estero: nell’ultima rilevazione, è considerato “troppo breve” dal 34% degli intervistati, il 10% in più rispetto al 2010-11.

Mentre per gli studenti in uscita, nello stesso periodo sono state monitorate le esperienze di 1.329 studenti dell’Ateneo di Sassari che hanno scelto di trascorrere un periodo di studio in un altro Paese. Le donne rappresentano costantemente la maggioranza degli studenti in mobilità (61%), ma il dato rispecchia la proporzione a favore del genere femminile che si registra tra gli iscritti dell’Ateneo. Il 41% affronta l’esperienza di mobilità entro i 22 anni, il 75% entro i 24. Anche se c’è una significativa quota di studenti del secondo ciclo (43%), sono sopratutto gli iscritti alle lauree triennali a “fare l’Erasmus” (55%). Gli Outgoing hanno trascorso all’estero una media di 6,8 mesi. Gli studenti dei corsi di studio a ciclo unico tendono a trascorrere all’estero periodi significativamente più lunghi. In media, il 76% circa degli Outgoing ritiene “adeguata” la durata dell’Erasmus.
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