Il gip di Sassari è intervenuto a Sorso per disporre nei confronti dell´insegnate la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio della pubblica funzione di insegnante per la durata di due mesi
SORSO – Sabato mattina, i Carabinieri della Stazione di Sorso hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di una misura interdittiva nei confronti di una 50enne sorsese, insegnante di una locale scuola elementare. La donna è accusata di maltrattamenti nei confronti di persone affidate per motivi di istruzione. L’inizio di questa vicenda coincide proprio con l’inizio dell’anno scolastico, intorno a metà settembre, quando qualche mamma, perplessa per i metodi correttivi utilizzati da una delle insegnanti ed alla luce dei racconti di qualche bambino che riferiva di manate al volto ed alle mani, si era rivolta ai militari per denunciare l’accaduto. Pare però che gli episodi non si siano fermati a quelli denunciati a metà settembre.
Infatti, con il passare dei giorni, diverse sono state le mamme che, dopo aver visto i propri bambini rientrare a casa in lacrime e dopo aver strappato qualche confessione ai figli che, avevano in taluni casi anche timore a raccontare l’accaduto, si sono rivolte alla locale Stazione dei Carabinieri. Una volta raccolte le denunce e le dichiarazioni dei genitori, l’attività investigativa dei militari è stata minuziosa ed analitica, sia per avere maggiori dettagli sull’accaduto, sia per verificare la genuinità delle dichiarazioni derivanti da racconti di bambini di sette-otto anni. L’attività condotta, oltre che dettagliare gli episodi denunciati, ne ha fatto emergere altri che, in caso contrario, per la paura dei bambini di dire cosa faceva la maestra, sarebbero rimasti nascosti. Manate al viso, sulla schiena, sul collo ed alle mani, spintoni contro la porta, continue minacce, in maniera reiterata durante il giorno, forse a causa della loro vivacità avevano determinato nei bambini di seconda elementare un disagio palpabile nonché, in qualche caso, cambiamenti d’umore ed addirittura il rifiuto di andare a scuola, costringendo qualche genitore a dover cambiare istituto.
Gli elementi raccolti, la gravità dei fatti e per il fondato pericolo che tali episodi potessero andare avanti inducevano l’Autorità Giudiziaria ad emettere un provvedimento finalizzato al monitoraggio in diretta delle lezioni tenute dalla maestra, al fine di documentare eventuali ulteriori episodi violenti. Le riprese, effettuate con delle telecamere all’interno della classe, hanno purtroppo confermato e documentato gli ulteriori episodi di violenza ed i reiterati maltrattamenti nei confronti dei bambini. Dopo l’interrogatorio di garanzia, avvenuto all’inizio della settimana, il giudice per le indagini preliminari di Sassari, su richiesta del pubblico ministero inquirente, ha disposto nei confronti della maestra la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio della pubblica funzione di insegnante per la durata di due mesi.
Commenti