Niente da fare per i lavoratori dell´Aicop di Sassari. Ancora nessuna buona notizia. La vertenza iniziata un anno fa circa, con la messa in cassa integrazione dei 60 dipendenti, continua a non trovare una soluzione utile a garantire un futuro all´azienda
SASSARI - Niente da fare per i lavoratori Aicop. Ancora nessuna buona notizia. La vertenza iniziata un anno fa circa, con la messa in cassa integrazione dei 60 dipendenti, continua a non trovare una soluzione utile a garantire un futuro all'azienda.
Una realtà importante del territorio che produce, anche se putroppo forse occorrerebbe usare il passato, manufatti in cemento da utilizzare nel comparto edilizio. Ed è proprio la profonda crisi dell'edilizia che ha trascinato negli abbissi anche tutte le aziende del'indotto in un territorio già alla canna del gas.
Vista la mancanza di risposte, questa mattina i lavoratori Aicop-Aico hanno occupato l'Azienda di Cargeghe e da oggi inizieranno sciopero della fame. «La disperazione dei lavoratori va ascoltata - commenta il sindacalista della Ugl Testoni Simone - da troppo tempo attendono quelle risposte dalle istituzioni Regionali ad oggi mai arrivate, chiediamo l'apertura di un tavolo con gli Assessori al lavoro e Industria per trovare le soluzioni idonee che attanaglia l'edilizia in Sardegna che riguarda migliaia di famiglie».
Continua dunque il dramma occupazionale con le tante vertenze aperte nella Provincia di Sassari. E' evidente l'assenza di una seria politica di sviluppo che possa garantire un reintegro per chi è rimasto senza lavoro. L'edilizia, come dicono i diretti interessati, è morta, ma poco o niente è stato fatto per attivare nuovi modelli di impresa per assumere i senza lavoro e garantire ossigeno all'economia locale.
Nella foto i lavoratori dell'Aicop
Commenti