È partita la campagna solidale internazionale “1 Milione di Pasti”, volta a raccogliere fondi necessari a prestare soccorso a persone in stato di indigenza. Cinque le città italiane aderenti, tra le quali Sassari, che chiede ai propri cittadini di partecipare inviando un sms
SASSARI – Sassari, insieme ad altre quattro città italiane (Milano, Roma, Napoli e Catanzaro), aderisce alla campagna solidale inserita nel programma internazionale “1 Milione di Pasti”, volta a fornire a persone in momentaneo stato di indigenza pasti caldi e un servizio di ascolto. Tutti potranno sostenere l’iniziativa inviando sino a sabato 15 novembre un sms al 45509, il che permetterà di raccogliere fondi utili ad assistere persone senza dimora e in totale stato di povertà.
Saranno precisamente mille gli uomini e le donne, di età compresa tra 35 e 60 anni, nelle cinque città italiane, a beneficiare della nuova campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi della "Fondazione Patrizio Paoletti". Inoltre, il programma si sviluppa affiancando alla distribuzione di pasti caldi un'assistenza garantita da volontari con la qualifica di counselor (professionisti delle relazioni di aiuto), attraverso un servizio di ascolto che attiva un dialogo e orienta la persona in difficoltà a un processo di recupero.
«Da quanto è stato avviato due anni fa – dichiarano gli organizzatori dell’iniziativa - il progetto “1 Milione di Pasti” ha distribuito in Italia 129mila pasti destinati nel complesso a 4mila persone senza dimora, accolte nei centri di accoglienza o raggiunte dai servizi di primo soccorso in strada, collaborando con organizzazioni sul territorio. L’obiettivo per il periodo autunno-inverno 2014/2015 è di distribuire 36mila pasti e raggiungere mille persone che versano in stato di momentanea indigenza».
L’intento è dunque quello di riuscire ad assistere un numero di persone sempre crescente, dal momento che l’Istat (ottobre 2013) ha mostrato come in Italia, nel quinquennio 2007/2012, il numero di individui in povertà assoluta sia raddoppiato da 2,4 a 4,8milioni e come, di questi, poco più di un milione siano minori. Attivarsi e fare rete, risulta così essere fondamentale al fine di combattere con la solidarietà un simile fenomeno in crescita.
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