Istituire le consulte dei genitori di entrambi gli Istituti comprensivi 1 e 2 di Porto Torres, per favorire la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Obiettivo dei dirigenti scolastici
PORTO TORRES - Istituire le consulte dei genitori di entrambi gli Istituti comprensivi 1 e 2 di Porto Torres, per favorire la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Questo l’obiettivo che si intende perseguire attraverso una delibera del consiglio comunale, promossa dalla 6° commissioni consiliare Pubblica Istruzione, presieduta da Pier Luigi Fiori, a cui hanno partecipato i dirigenti scolastici dei due istituti comprensivi e i presidenti di consulta. Presente anche l’Assessore alla pubblica istruzione, Piera Casula che ha sottolineato come un gruppo nutrito di genitori abbia deciso di farsi promotore di politiche educative, un’iniziativa che nasce circa due anni fa presso il comprensivo 1 coinvolgendo col tempo anche il comprensivo 2 con attività formative e di crescita di una cittadinanza che vede la condivisione del comune di Porto Torres.
La consulta, un organo che formula proposte ed esprime i pareri in ordine alle attività e ai servizi da realizzare o svolti dall'istituzione scolastica anche in relazione ad iniziative di formazione e di coinvolgimento dei genitori, rappresenta il primo esempio in Sardegna. In sede di programmazione del Piano socio assistenziale l’amministrazione ha messo a disposizione delle politiche educative della scuola, somme derivanti dai fondi Plus (7mila euro per ciascun istituto) da destinare all’attuazione di una rete educativa che coinvolga genitori, scuola e istituzioni. «Questa iniziativa nasce due anni fa dall’esigenza di creare una comunità educante basata sulla collaborazione, integrazione e ascolto attivo, che prende esempio da una buona pratica l’unica in atto, presente nel nord Italia nella Provincia di Trento-Bolzano dove una legge provinciale aveva istituito le consulte dei genitori», dichiara il dirigente del Comprensivo 1, Vittorio Sanna.
Dunque la necessità che l’assessore all’istruzione si faccia portavoce in Regione per chiedere l’istituzionalizzazione della consulta dei genitori attraverso una legge apposita. La consulta apre una prospettiva di condivisione, progettazione attraverso poteri organizzativi, consultivi e di proposta formativa, assicurando possibilità di confronto e scambio tra i genitori dell’istituzione in relazione alle problematiche educative e ai bisogni delle famiglie. Il presidente della consulta del comprensivo 1, Giulio Pasculli ha spiegato i progetti già attivati (pronto soccorso, progetto di educazione alimentare etc.) che hanno visto la partecipazione di diversi genitori.
Tra questi anche il programma "Scuola e futuro. Integrare il sistema formativo per costruire la comunità educante" con la formazione sul Bes (bisogni educativi speciali) e sul Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento), incontro tenutosi il 22 ottobre e che prevede altri due appuntamenti: il 5 novembre “Il mondo dei Bes a 360 gradi” e infine il 21 novembre “Capire e gestire meglio un Dsa”. La dirigente del comprensivo 2, Maria Letizia Fadda ha illustrato alcuni progetti che avranno inizio a novembre, relativi ad un percorso di educazione emozionale, realizzati con la collaborazione del centro Crea (Centro per la creatività educativa) con il pedagogista Lorenzo Braina e che coinvolge alcune classi, i genitori e gli insegnanti. In programma altri incontri con la commissione competente per predisporre una proposta di legge da presentare in consiglio comunale, e in seguito all’assessore regionale alla pubblica istruzione, Claudia Firino perché questa buona prassi diventi una realtà giuridicamente riconosciuta.
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