Un anno fa, grazie all’associazione Agricultura, la vecchia cava viene adibita a spazio per la coltivazione di ortaggi, frutti e fiori: e i cagliaritani si sono scoperti coltivatori per passione. Resta però il problema dell’approvvigionamento idrico
CAGLIARI - Circa un anno fa grazie all’associazione Agricultura il colle di Monte Urpinu, vicino all’omonimo parco e polmone verde cagliaritano da ex cava di pietra è diventato ritrovo di agricoltori per passione: sono nati gli orti urbani. Ogni giorno decine di cagliaritani di ogni estrazione sociale, medici, ingegneri, studenti si ritrovano per curare il loro piccolo orto. L’unico problema è la mancanza di acqua, problema di non poco conto ma finora ovviato in quanto, per l’approvvigionamento idrico, i coltivatori per passione si sono arrangiati con piccoli bidoni da trasportare di volta in volta.
Ora l’associazione chiede l’intervento del Comune. La zona, con accesso da via Raffa Garzia, di 10 mila metri quadrati, è stat concessa in comodato d'uso gratuito dall'imprenditore Francesco Dondina, ed era inutilizzata da anni. Da oltre un anno l'associazione ha fatto partire il progetto degli orti urbani, destinati alla coltivazione di ortaggi, frutti e fiori ad uso dell'affidatario. Tutto all’insegna del riuso e del riciclo, senza fertilizzanti, ma ora l’assenza di un pozzo per irrigare le piccole coltivazioni comincia a farsi sentire. «Il Comune farà la sua parte per risolvere il problema – ha spiegato il presidente della commissione Servizi tecnologici, Fabrizio Marcello, durante il sopralluogo di questa mattina - e si impegnerà per trovare una soluzione». Secondo gli stessi agricoltori cittadini si potrebbero sfruttare le acque di Is Arenas, oppure chiedere l’intervento della Protezione civile con autobotti.
«Si tratta di una iniziativa lodevole di tutela e valorizzazione del territorio – ha aggiunto l’esponente del Pd – che da mesi ha creato un luogo di incontro per gli amanti del verde: ci attiveremo subito con Abbanoa e la Protezione civile per eliminare il disagio idrico dell’area». E per la prossima primavera è prevista una giornata dedicata alla pulizia del colle, in collaborazione con Agricultura e altre associazioni ambientaliste.
Nella foto gli orti urbani
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