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Sassari NewsnotiziealgheroTurismoTasse › Consorzio da 520mila turisti +3%. «Li perdiamo tassando il turismo»
Sara Alivesi 23 ottobre 2014 video
Consorzio da 520mila turisti +3%
«Li perdiamo tassando il turismo»
Numeri in crescita per la stagione 2014 nella Riviera del corallo in riferimento ai soli pernottamenti del Corsorzio. La presentazione stamane in una conferenza stampa dove albergatori e commercianti hanno contestato la tassa recentemente approvata. Interviste ad Agostino Cicalò e Stefano Visconti


ALGHERO - La stagione 2014 per la Riviera del corallo si chiude con un incremento del 3% dei flussi turistici: si parla di 520mila presenze, di cui circa 28mila sono in più rispetto all'anno precedente quando la crescita era già stata del 12%. Dati positivi, dunque, che si allineano a quelli regionali, resi noti nei giorni scorsi dall'assessorato al Turismo. I numeri su Alghero, come ogni anno ricavati dalle rilevazioni statistiche del Consorzio Turistico Riviera del corallo (il 60% della ricettività locale, circa 4mila posti letto), sono stati illustrati stamane (giovedì) in una conferenza stampa.

E questa è la buona notizia. Quella meno lieta per gli albergatori e commercianti algheresi che hanno convocato i giornalisti all'Hotel Catalunya, è la recente approvazione in Consiglio comunale della tassa di soggiorno che sarà applicata in città a partire da gennaio 2015 [LEGGI]. A testimoniare il dissenso per l'imposta introdotta in altri 10 località sarde, c'era anche il presidente di Confcommercio Sardegna, Agostino Cicalò. «I comuni pensino a mantenere gli impegni sull'abusivismo che è la vera piaga, gli operatori sono sempre i bersagli più facili perchè vibili» ha dichiarato Cicalò che ha ammesso di come gli incrementi dell'ultima stagione sorprendano anche lui: «non esiste un sistema turistico e dall'assestamento di bilancio non ci sono risorse per la promozione del nostro assessorato».

Massimo Cadeddu di Confcommercio Alghero ripercorre brevemente le tappe verso una tassa «che non eravamo pronti a gestire» e il cui scopo «resta confuso»: «l'amministrazione si aspetta di ricavare fino a 1,2 milione di euro, dove andranno nel verde pubblico o nella promozione?». «Mettere il prodotto Alghero in vetrina resta il primo obiettivo, altrimenti i turisti non arrivano» rilancia Marco Di Gangi di Domos. «Ma il problema è anche tenerli, in un mercato concorrenziale come quello dei campeggi e in calo di presenze da quattro anni» spiega Lorenzo Carboni, rappresentante di Faita Sardegna. Chiude Stefano Visconti presidente del Consorzio (e rappresentante di Federalberghi provincia di Sassari), sintetizzando le criticità maggiori che gli operatori vedono nel regolamento: «esenzioni e stagionalità, per cui siamo stati ascoltati solo in parte, ci si aspettava e ci si aspetta di più». La disapplicazione ad esempio nella bassa stagione (è stata solo tagliata del 50%) e l'esenzione per gli over 70enni che viaggiano con agenzie e tour operator (non è stata accettata).

Il timore ribadito più volte dai presenti «è lo scoraggiamento del turista», che accorcia sempre di più la vacanza e la fa diventare itinerante. Una tregua rispetto a quella che definiscono «una guerra per il momento solo annunciata» - prima di conoscere nel dettaglio le risorse che l'amministrazione destinerà alla lotta al sommerso e all'abusivismo - «è l'ingresso per le associazioni di categoria nella Fondazione Meta con una quota maggioritaria, dotando la stessa di risorse certe per l'avvenire, e affinando così un modello di gestione degli eventi, della promozione turistica e di tutte quelle azioni, anche nel campo della formazione, affinchè la città possa superare i propri attuali limiti per tornare ad essere la porta d'oro del turismo isolano».
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