«Faremo partire subito un ricorso al Presidente del Consiglio dei Ministri per avere l’occasione di far sentire con fermezza e determinazione la voce dei sardi», è Pigliaru ad opporsi alla decisione del Governo Renzi
CAGLIARI - Nuovo scontro tra Regione Sardegna e Ministero della Difesa sulle servitù militari. Questa volta l'oggetto del contendere è l'imposizione per altri 5 anni della servitù sul deposito di Guardia del Moro a Santo Stefano, nell'Arcipelago di La Maddalena. «Al Ministero della Difesa che oggi ci comunica di aver approvato l’imposizione della servitù militare su Santo Stefano per altri cinque anni, diciamo che la nostra posizione è quella già condivisa con il Consiglio regionale ed espressa pubblicamente: per la Regione Sardegna la servitù di Santo Stefano a La Maddalena è scaduta il 3 marzo e noi ci opporremo in ogni sede a qualsiasi volontà di reiterarla», cosi il presidente della Regione Francesco Pigliaru sull'argomento scottante delle servitù militari.
«Faremo partire subito un ricorso al Presidente del Consiglio dei Ministri per avere l’occasione di far sentire con fermezza e determinazione la voce dei sardi. A differenza di quanto si afferma nel decreto, questa imposizione non è in alcun modo “compatibile con il percorso intrapreso con la Regione Autonoma della Sardegna e con gli enti territoriali a seguito della Seconda Conferenza nazionale sulle servitù militari, tenutasi a Roma nel giugno 2014».
«Come tutti sanno, non abbiamo messo la nostra firma sul documento uscito da quell’incontro, e il percorso, con l’apertura del tavolo, deve ancora iniziare. La Seconda Conferenza regionale sulle servitù, da noi proposta all’Aula consiliare e in via di organizzazione, sarà il momento del confronto istituzionale, che affronteremo con il sostegno del popolo sardo». Dunque un altro capitolo di uno scontro tra Stato e Regione che negli ultimi tempi si sta acuendo vista l'aggressione ambientale che avviene continuamente nei poligoni a Capo Frasca e Teulada.
Nella foto: l'Isola di Santo Stefano
Commenti