Gian Antonio Stella, giornalista e
scrittore noto per i suoi libri contro la “casta”, sulle pagine
del Corriere della Sera riporta una vicenda che riguarda l´Asl di Sassari e il suo direttore generale Marcello Giannico
SASSARI – La Sanità continua a rappresentare una delle pieghe del
“sistema Italia”. E’ Sassari questa volta a finire sulle prime pagine
della cronaca nazionale. Gian Antonio Stella, giornalista e
scrittore noto per i suoi libri contro la “casta”, sulle pagine
del
Corriere della Sera riporta una vicenda che riguarda l'Asl n.1 e il suo direttore generale Marcello Giannico.
Nell'articolo, il cronista fa riferimento ad una mail inviata dal manager all'allora direttrice Angela Cavazzuti, in cui Giannico si sarebbe raccomandato per mantenere un passivo di bilancio, al contrario di quanto prevedono le regole di una buona condotta aziendale, ancor di più per un ente che si occupa di una materia molto delicata come la sanità. Nel pezzo vengono riportate alcune frasi della missiva: «l’approvazione del bilancio 2010 con le rettifiche che le ho suggerito. Le ricordo che in Regione ci sono 120 milioni liquidi disponibili per ripianare le perdite del 2010 di tutte le Asl sarde. Le sottolineo che questi denari vanno alle Aziende che hanno prodotto perdite e non pareggi di bilancio».
In altre parole quel bilancio improntato al virtuoso contenimento dei costi non va bene perché è troppo poco in rosso: è l'ovvia sintesi che ne fa Stella nel suo articolo. La vicenda fotografa un periodo che parte dal 2011, già oggetto di indagini da parte del pubblico ministero Gianni Caria e che, secondo gli inquirenti, mette in luce un sistema atto a far emergere dei buchi virtuali al bilancio utili ad ottenere maggiori finanziamenti dalla Regione. Dopo i giornali, la parola ai giudici.
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