Il Luogotenente Flavio Muzzu dopo oltre 36 anni di servizio nell’Arma festeggia la pensione. Al suo posto arriva il maresciallo Michele Lobrano
ALGHERO - Cambio al vertice del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei carabinieri di Alghero. Il Luogotenente Flavio Muzzu, comandante calangianese doc, dopo oltre 36 anni di servizio nell’Arma dei Carabinieri, ieri ha festeggiato il meritato traguardo della pensione.
Al suo posto arriva il maresciallo Michele Lobrano, già effettivo al Nucleo Investigativo di Sassari, dove si è distinto in numerose attività anticrimine in materia di stupefacenti, rapine, omicidi e sequestro di persona. Muzzu è un carabiniere dall’età di 19 anni, quando si arruolò per svolgere il servizio militare come ausiliario, maturando così la decisione di intraprendere la carriera militare nell’Arma iniziando la sua avventura in Toscana. Vinse il concorso e frequentò il corso biennale alla scuola sottufficiali di Velletri e Firenze e giovanissimo, a 24 anni, indossò già i galloni da Vicebrigadiere. Erano anni di piombo quelli e il suo primo incarico da sottufficiale fu nel nuorese, al comando di una squadra delle squadriglie anticrimine. Dopo un periodo passato alla ricerca di pericolosi latitanti e in prima linea sul fronte dei sequestri di persona, fu trasferito alla compagnia Carabinieri di Alghero dove, nell’arco del tempo ha assunto diversi incarichi di Comando, primo dei quali il comando della Squadriglia anticrimine.
Successivamente è passato al Pronto Intervento quale Capo Equipaggio al Nucleo Radiomobile e poi alla direzione del Nucleo Comando. Nel 2000 viene nominato Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, incarico ricoperto fino a ieri. Il suo posto sarà preso da Lobrano, appunto, in arrivo da Sassari. Il maresciallo in passato ha preso parte a diverse missioni internazionali di Peacekeeping, in Iraq, in Bosnia-Erzegovina, in Macedonia e Albania. Ha operato nelle Msu - Multinational Special Unit - istruttore della polizia Afghana e operatore per l’antipirateria marittima.
Nella foto: Michele Lobrano
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