Secondo il sindaco di Sassari, questa sarebbe «l’unica scelta che può scongiurare l’ipotesi di nuova gestione campanilistica e garantire invece una gestione equilibrata e integrata territorialmente con l´intero sistema portuale sardo»
PORTO TORRES - «Da tempo eravamo a conoscenza delle intenzioni della burocrazia ministeriale di voler colpire l'articolazione delle autorità portuali della Sardegna di Cagliari e Olbia. A onor del vero non si può certo dire che le stesse abbiamo mai brillato per capacità programmatica e realizzativa, gravate, come sono state, da nomine di esclusivo carattere politico non sempre aderenti ed adeguate, per professionalità o preparazione specifica, al ruolo da ricoprire». Questo l’incipit dell’intervento del sindaco di Sassari Nicola Sanna, che lancia l’allarme a nome del territorio del nord Sardegna, dopo che
il Governo Renzi, nell'ambito del decreto "Sblocca Italia", ha deciso di rinviare la discussione sull'eventuale accorpamento delle Autorità Portuali italiane.
«In particolare per l'autorità del Nord Sardegna – sottolinea il primo cittadino - la cui direzione è stata ubicata al porto di Olbia, per il nostro territorio nel quale è presente il porto di Porto Torres in questi anni si sono dovute subire sottovalutazione e disinteresse. Condividiamo fortemente l'opinione del presidente Pigliaru, in Sardegna, nel creare un unico distretto portuale va sviato qualsiasi rischio di centralizzazione amministrativa sul Porto di Cagliari. L'unica scelta che può scongiurare tale ipotesi di nuova gestione campanilistica e garantire invece una gestione equilibrata e integrata territorialmente con l'intero sistema portuale sardo è che la sede amministrativa sia collocata a Porto Torres».
«Da questo sito, e ancor più dalla scelta della personalità chiamata ad assolvere le funzioni previste dalla legge istitutiva delle autorità portuali – insiste Nicola Sanna - sarà possibile lavorare seriamente per il rilancio del traffico marittimo, merci e passeggeri. Infatti è proprio in questo territorio che si stanno mettendo in connessione gli interventi di sviluppo locale e le nuove filiere produttive che, con l'avvento del nuovo ciclo di sviluppo della chimica verde, può determinare un nuovo inizio per l'intera regione. Gli enti locali del territorio sono perciò chiamati alla mobilitazione per raggiungere questo importante risultato», conclude il sindaco di Sassari.
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