PORTO TORRES - Quale modo migliore per salutare la sua amata città di Porto Torres e per festeggiare i 400 anni (1614-2014) degli scavi nella cripta, se non con un concerto, previsto per martedì 2 settembre alle 21, nella monumentale Basilica di San Gavino, la splendida chiesa romanica dedicata a i tre martiri turritani, che accoglie ormai da anni concerti e musica di qualità. Ad annunciarlo lo stesso tenore lirico Francesco Demuro, durante la conferenza stampa tenutasi ieri nella sede del palazzo comunale, alla presenza dell’Assessore allo spettacolo, Costantino Ligas, del presidente dell’associazione Musicando insieme, Donatella Parodi e dal parroco Don Mario Tanca. Lo comunica con un emozione quasi segreta, «è la mia prima volta nella Basilica e lo faccio come dono alla mia città, ma chiederò in cambio la benedizione di Don Mario Tanca e dei Santi martiri che son sicuro arriverà».

Una grande occasione per se stesso, prima di riprendere la tournèe nei migliori teatri del mondo (Corea, Usa e Spagna), e per i cittadini che si recheranno in chiesa per ascoltare un repertorio che spazierà dai brani dei più celebri compositori italiani alle più famose arie d'opera. Accanto alle splendide pagine di un programma impegnativo, anche alcuni brani di più facile ascolto, le canzoni napoletane, in maniera da coinvolgere l’intero pubblico con proposte di grande valore culturale. Ad accompagnarlo il compositore e pianista Roberto Piana. Il concerto gratuito del talento della lirica, sarà anche occasione per esprimere un gesto di solidarietà, per donare un contribuito alle tante persone in difficoltà in una comunità che attraversa un periodo profondamente critico. «Il Recital, voluto da Francesco, rappresenta il primo degli appuntamenti in programma per celebrare i 400 anni dell’inizio degli scavi nella cripta di San Gavino, la madre dei turritani, e l’iniziativa ha avuto l’immediato appoggio dell’associazione Musicando Insieme», ha dichiarato l’assessore Ligas.

«Nella mia idea ho pensato che il concerto di Francesco rappresenti il modo giusto per festeggiare una ricorrenza così importante», afferma Don Mario Tanca. Gli scavi iniziati il 10 giugno del 1614 sono stati ricordati con una messa celebrata in cripta il 10 giugno 2014. Proprio quegli scavi, documentati dall’arcivescovo Gavino Manca De Cedrelles, che oltre alle reliquie dei tre santi, Gavino, Proto e Gianuario, portarono alla luce le fondamenta di una chiesa paleocristiana sulla quale fu poi edificata la Basilica, la chiesa più grande e antica della Sardegna, il tempio non solo dei turritani ma luogo di culto di tanti pellegrini e monumento di grande attrazione per i turisti. Una grandiosità che appare all’esterno e cede il passo alla grazia e al fascino discreto dell’interno provocando un palpito segreto in chi vi accede. Così come sottolineato da Donatella Parodi che non nasconde il suo orgoglio nell’elogio al suo ex alunno Francesco Demuro.