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M. P. 27 agosto 2014
Pulizia del porto turritano, firmato l’accordo
L’Autorità portuale ha affidato fino al prossimo 27 novembre il servizio della raccolta rifiuti nel porto a due aziende che già operano nel territorio: la Verde Vita e la Ciclat-Sacoop. Salvi i dipendenti Cosir


PORTO TORRES - L’Autorità portuale ha affidato fino al prossimo 27 novembre il servizio della raccolta rifiuti nel porto a due aziende che già operano nel territorio: la Verde Vita e la Ciclat-Sacoop, che hanno assunto i dipendenti della Cosir, la ditta precedente. Le aziende affidatarie hanno così rispettato i dettami contrattuali, garantendo la continuità lavorativa e restituendo serenità al personale che da anni svolge tale servizio. In seguito all’errore sui tempi tecnici necessari per l’espletamento della gara sull’assegnazione del servizio di pulizia alla nuova ditta, si era creato un vuoto operativo ma soprattutto disagi per la mancata raccolta dei rifiuti nel porto.

«Con la scadenza dell’appalto della Cosir, i cinque dipendenti dell’impresa si sono trovati improvvisamente senza un’occupazione», ha dichiarato il segretario generale della Fit-Cisl, Giuliano Deliperi. La soluzione dopo continui solleciti nei confronti dei vertici dell’Autority, da parte del sindacato Cisl che durante il periodo di maggior afflusso dei visitatori in città avevano chiesto la “correzione” della procedura per garantire la continuità del servizio e del rapporto di lavoro.

«Non nascondiamo il nostro rammarico circa le modalità di gestione della procedura che definirei di una superficialità inaudita che ha causato problemi sul passaggio del personale della Cosir che ha cessato di operare il 16 agosto, con il rischio di perdere posti di lavoro a causa della mancata proroga da parte del commitente», ha affermato Deliperi. Ora i dipendenti sona stati riassunti dalle due aziende affidatarie, ma la Cisl chiede a chi spetti risarcire i lavoratori dei quindici giorni che sono rimasti a casa senza retribuzione. «Vorremmo sapere perché sugli errori dei tempi tecnici per l’espletamento della gara, debbano essere i lavoratori a pagarne il conto», ha concluso il segretario Deliperi.
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