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Daria Chiappe 20 agosto 2014 video
In centinaia al Cinema delle Terre del Mare | Guarda
È soddisfatta la Società Umanitaria di Alghero dei risultati raggiunti alla fine della rassegna per cinefili in movimento. Centinaia gli spettatori e diversi i buoni propositi per il futuro del Cinema ad Alghero. L'intervista alla direttrice Alessandra Sento


ALGHERO - Un grande schermo a cielo aperto incorniciato dal mare delle Bombarde e centinaia di persone davanti, accomodate su sdraio e sediette, pronte a gustarsi un cinema di altri tempi. È questo lo scenario conclusivo della rassegna itinerante “Cinema delle Terre del Mare”, pensata ed organizzata dalla Società Umanitaria, in collaborazione con il Comune di Alghero e l’Assessorato alla Cultura. A dominare la spiaggia un grande telone bianco, lo stesso che in tre settimane di cinema è stato smontato e rimontato a fatica in nove diverse location (Santa Chiara, Pedramare, Piazza della Juharia, Rafel, Villa Segni, Casa Gioiosa, Lazzaretto, Pischina Salida, Bombarde); lo stesso che ha ospitato storie differenti, attratto curiosi e mosso cinefili. Una immensa pagina bianca, che martedì 9 agosto è stata riempita con i volti e le immagini di “Moby Dick” di John Huston, uno dei più illustri racconti della cinematografia sul rapporto tra uomo e mare.

Si tratta di una pellicola da 35 mm, che ha saputo concludere adeguatamente il ciclo di proiezioni dedicate al gigante blu, aggiungendo alle precedenti una nuova visione di esso. Qui il mare è stato infatti presentato come un sinonimo di libertà, al punto da diventare ossessione; come un luogo misterioso e allo stesso tempo conosciuto, pericoloso ma percorso; una realtà dalle mille contraddizioni e per questo considerata affascinante, scelta come compagna di vita e di morte da uomini forti e coraggiosi, in cerca di avventura. Cacciatori di balene a terra persi e pensierosi, capaci di ritrovare sé stessi solo specchiandosi nell’acqua. Una toccante storia d’amore-d’odio nei confronti del mare, una pungente storia di pazzia, di vendetta e di ambizione nei confronti nell’inafferrabile, raccontata attraverso una ricostruzione filmica, di ambientazione ottocentesca e ricca di effetti speciali, dell’opera scritta da Herman Melville.

Nient’altro che la giusta conclusione, per una rassegna desiderosa di mostrare i legami tra il mare e il cinema, di guidare alla riscoperta del territorio attraverso la settima arte e di suggerire modi alternativi per abitare e godere dei meravigliosi spazi della nostra città. Una rassegna giunta alla fine con al seguito centinaia di seguaci che hanno affollato soprattutto le spiagge, aggirandosi tuttavia su una media di 250 presenze ad appuntamento. Tra questi non solo algheresi, ma anche abitanti delle città limitrofe e numerosi turisti. Un successo insomma che, dopo il consueto “The End” da poco apparso sullo schermo mobile, fa ben sperare ad una edizione 2015 del “Cinema delle Terre del Mare”: una manifestazione in cui il paesaggio rappresenta l’ingrediente magico della visione.
Commenti

19:33
Con gli appuntamenti del 4 e del 6 aprile, la Società Umanitaria di Alghero prosegue il ciclo di film, conversazioni e approfondimenti intitolati Il cinema invisibile di Elsa Morante, dedicati al travagliato rapporto con la settima arte di una delle più grandi scrittrici e intellettuali del Novecento.


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