Il mese di luglio, ormai giunto agli sgoccioli, è stato un mese ballerino: giornate di sole si sono spesso alternate a periodi di nubi e pioggia, che hanno scombinato i piani dei numerosi turisti, sorpreso gli abitanti e danneggiato bar e ristoranti all’aperto
ALGHERO - È rispuntato il sole ad Alghero, dopo giorni di nubi e pioggia, il che, dietro un sorriso titubante, spinge a domandarsi: durerà finalmente? Si perché quest’anno l’estate sembra essere stanca di risplendere, quasi timida nel mostrare il suo caldo sole, di frequente nascosto dietro un insolito grigiore. Una tinta triste alla quale gli abitanti della città non sono abituati ed ancor meno i turisti che, come ogni anno nel periodo estivo, hanno scelto anche stavolta di affollare Alghero, per godere anch’essi dei numerosi chilometri di spiaggia, del bel tempo e delle tipiche serate estive. E invece il maestrale, i venti del nord e le piogge pare abbiano preso il sopravvento su gran parte del mese di luglio, scompigliando così i piani di numerosi visitatori.
Ecco dunque che per tutti è stato necessario ripianificare, riversare per esempio sui musei e i siti archeologici, andare alla ricerca di qualsiasi gita o escursione che potesse soccombere al vuoto lasciato dal sole, riposare oppure dedicarsi allo shopping. Ma a soffrire del tempo sono stati anche i ristoranti e i bar all’aperto, contrariamente ai commercianti che hanno visto invece i propri negozi pullulare di gente impossibilitata ad andare in spiaggia.
Una spiaggia frequentata solo dai testardi e dagli speranzosi, quelli cioè che non hanno voluto rinunciare ai propri piani; quelli che per mesi hanno sognato il mare, un fantastico scenario al quale i sardi non rinuncerebbero mai pur essendoci abituati, oggetto di desiderio e fantasticherie da parte di chi tutto l’anno abita le grandi città e le periferie del mondo.Comprensibili a tal proposito i malumori e la delusione, talmente forti da portare i turisti accecati dalla rabbia a denigrare talvolta Alghero, talvolta le strutture ricettive che li hanno ospitati ed infine la Sardegna in genere, definita da alcuni come una terra inospitale e priva di servizi.
Una verità quest’ultima forse potata alla luce proprio dal maltempo, che ha spinto i visitatori ad abbandonare le spiagge e a spostarsi in avanscoperta nell’isola e dunque a constatare di conseguenza lo stato, non proprio all’avanguardia, dei trasporti nostrani. Tuttavia, ora la speranza è che il sole spuntato oggi resti per rasserenare gli animi, per far vedere ai forestieri l’isola sotto una luce diversa e per far risplendere quelle che invece sono le vere bellezza della Sardegna: le stesse d'altronde che hanno spinto i turisti a sceglierla come meta delle proprie vacanza e quelle che ci auguriamo possano farli ripartire con uno splendido ricordo della nostra terra.
Commenti