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Sassari NewsnotiziealgheroOpinioniAmbienteAl Parco solo accuse strumentali e gratuite
Alberto Zanetti 22 luglio 2014
L'opinione di Alberto Zanetti
Al Parco solo accuse strumentali e gratuite


In qualità di ex amministratore dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte desidero intervenire sulle recenti affermazioni a mezzo stampa esternate dal Comitato rinascita della bonifica e successivamente del Gruppo di intervento giuridico. Senza entrare nel merito delle accuse strumentali e di basso livello rivolte dal presidente del Comitato rinascita della bonifica rivolte al personale dell’Ente Parco, mi preme sottolineare che l’Ente Parco già dal 2008 ha messo in campo tutte le azioni possibili per fronteggiare il problema coinvolgendo peraltro tutte le istituzioni preposte e competenti sulla materia di gestione faunistica. Da ciò sono scaturiti due piani di contenimento della popolazione che hanno dato dei risultati, forse non quelli auspicati dalla popolazione residente, ma comunque il dato è incontrovertibile: 1000 cinghiali in meno. Partendo dal presupposto che l’eradicazione non è possibile ne praticabile, il Parco ha lavorato e sta lavorando per contenere la popolazione dei cinghiali sollecitando e organizzando tavoli tecnici interistituzionali costantemente. Purtroppo esistono difficoltà burocratiche oggettive che prescindono dalla volontà di agire dell’Ente Parco che in molte volte si è trovato imbrigliato su aspetti autorizzatori che continuano a rimanere non risolti da chi di competenza.

La violenza accusatoria dunque, di taluni soggetti che aspirano a costituire un nuovo comune in palese contraddizione con lo spirito nazionale di tagli alla spesa per le pubbliche amministrazioni e con la volontà di costituire una micro amministrazione che ancora meno forza avrebbe nel rispondere ai bisogni della popolazione residente, appare gratuita e incomprensibile. Come appare del tutto fuori luogo l’iniziativa di raccogliere firme per la riperimetrazione del Parco che denota scarsa conoscenza del ruolo di un area protetta proprio per risolvere le criticità manifestate. Basta vedere cosa accade laddove non esistono aree protette eppure i cinghiali proliferano. Mi piace evidenziare che allo stato attuale solo dove insistono Parchi il problema cinghiali lo si sta affrontando, magari cono risultati per molti modesti ma lo si sta facendo. Il comitato rinascita della bonifica farebbe bene a chiedere ai residenti dell’agro a sud di Alghero se hanno gli stessi problemi di fauna selvatica. E li a differenza dell’area di Porto Conte nulla si sta facendo.

Riguardo infine le esternazioni anche in questo caso prive di substrato conoscitivo del gruppo di intervento giuridico, invito il dottor Deliperi a fare un sopraluogo nelle campagne di Guardia Grande, Porticciolo, Maristella per rendersi conto dei danni alle colture fatti dai daini e dai cinghiali. E a chiedere agli agricoltori le difficoltà con cui pagano i debiti e mutui contratti visto che al raccolto ci arrivano con perdite che in alcuni casi arrivano al 70%. Appare evidente dunque che gli squilibri ecologici di cui parla correttamente il Gruppo di intervento giuridico ci sono e vanno affrontati come sta facendo l’Ente Parco nel rispetto della normativa vigente. Riguardo l’ipotesi suggerita dalla stessa associazione circa la traslocazione di daini in altri cantieri forestali, proposta peraltro già avanzata in vari tavoli dallo stesso Parco di Porto Conte, invito il dottor Deliperi a chiedere informazioni in tal senso sulla praticabilità della cosa all’assessorato regionale all’ambiente o all’Ente Foreste per sapere qual è la loro risposta peraltro condivisa dallo stesso Ente Parco. Invito infine, il comitato di rinascita ad informarsi bene sui problemi prima di lanciare accuse gratuite nei confronti di enti e persone che al contrario di quanto affermato lavorano per il bene della collettività. Sarebbe perciò più utile cercare di rimanere nell’ambito di una critica costruttiva e risolutiva dei problemi lamentati anziché continuare a sparare a zero solo per diffamare.
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17:35
L’Unione dei Comuni Riviera di Gallura ha deliberato pubblicamente contro ogni forma di speculazione e dichiarato di opporsi, con tutti gli strumenti in possesso, a ogni progetto in tal senso, privilegiando la costituzione delle CER, le comunità energetiche rinnovabili. A deliberare in tal senso, poco più di un mese fa, era stata anche l’Unione dei Comuni Gallura


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