ALGHERO - Quattordici consiglieri comunali di Maggioranza hanno presentato un nuovo ordine da discutere nella prossima seduta utile del Consiglio comunale di Alghero. Il tema riguarda l'annosa questione delle barriere architettoniche in città, assolutamente da abbattere al fine di agevolare non solo i disabili, ma anche gli anziani, le persone infortunate e le donne in gravidanza. In particolare, gli esponenti della Lista Per Alghero, ma anche di Udc, Upc e Sinistra Civica, hanno chiesto al sindaco Mario Bruno e al presidente del consiglio Matteo Tedde di adoperarsi per eliminare gli impedimenti disseminati nel Palazzo di via Columbano, nonché «Casa degli algheresi, che deve essere aperta, accessibile e visitabile da tutti».

A tal proposito Giusy Piccone (prima firmataria), Elisabetta Boglioli, Franca Carta, Vittorio Curedda, Giuseppe Fadda, Mario Nonne, Pietro Sartore, Gavino Tanchis, Giampietro Moro, Alberto Bamonti, Alessandro Loi, Monica Pulina, Linda Oggiano e Alessandro Nasone, hanno fatto riferimento alla legge regionale 30 agosto 1991 numero 32, avente ad oggetto le norme per favorire l’abolizione delle barriere architettoniche e all’articolo 9 il quale, nel distinguere tra edifici e spazi pubblici e privati aperti al pubblico ed edifici e spazi privati, indica che i comuni e le province predispongano piani biennali di intervento finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche per le strutture e costruzioni pubbliche di propria competenza, con l’indicazione degli interventi prioritari.

I proponenti chiedono anche che si provveda a sviluppare un più generalizzato approccio, basato sull’attenzione e sulla condivisione dei problemi da parte dei progettisti e degli attuatori degli interventi di manutenzione e di riprogettazione dello spazio pubblico, al fine di dare vita ad un disegno collegiale dell’Amministrazione Comunale in un’ottica di “welfare plurale”, con azioni condivise tra istituzioni, privato sociale, mondo economico e produttivo nel suo complesso.