I dati arrivano dal rapporto annuale di Cna costruzioni. Il segretario e vicepresidente regionale chiedono che si impegni un terzo dei fondi europei 2014-2020 per ridare linfa al settore
CAGLIARI - Un altro anno con il segno meno per l'edilizia: nel 2013 giù gli investimenti del 3,6%. Cala anche la produzione (-12,8%), l'occupazione (-10%) e le imprese (-3,4%). I numeri arrivano dal rapporto annuale di Cna costruzioni.
Per il 2014 non si prevedono svolte: un più 0,5% che significa stagnazione. La proposta della Cna è però chiara: Francesco Porcu e Vladimiro Sarais, segretario e vicepresidente regionale chiedono che si impegni un terzo dei fondi europei 2014-2020 per ridare linfa al settore.
«Siamo di fronte – dichiarano i vertici Cna – ad una prospettiva di lunga stagnazione del mercato; la ripresa, se arriverà, sarà debole e incapace di riassorbire le migliaia di posti di lavoro persi in questi anni. Occorre una terapia d’urto che inneschi il rilancio dell’economia isolana tutta. Alla mano pubblica sostenere la domanda. Non si può affermare che manchino le risorse, come dimostrano gli 800 milioni di euro dei fondi strutturali ancora non spesi».
«Proponiamo – aggiungono Porcu e Sarais – che 1/3 dei fondi europei 2014-2020 venga utilizzato per lanciare un new deal sardo che apra un nuovo ciclo edilizio ecosostenibile, all’insegna del riuso, della riqualificazione, dell’efficientamento energetico, del risanamento idrogeologico, di ripristino e della bonifica ambientale, della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio».
Commenti