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S.A. 19 gennaio 2013
Ersu Sassari: Campus e residenza
Ad ampliare l´offerta dei 570 posti letto complessivi messi attualmente a concorso saranno un campus universitario e una nuova residenza studenti


SASSARI - Giunge ad una svolta decisiva il piano di potenziamento dei servizi abitativi attivato dall'Ersu di Sassari. L'Ente regionale per il diritto allo studio universitario si appresta a rendere operativo l'obiettivo strategico dei mille posti letto fissato dal Cda e dai suoi vertici rappresentati dal presidente Gianni Poggiu e dal direttore generale Maria Assunta Serra. Ad ampliare l'offerta dei 570 posti letto complessivi messi attualmente a concorso saranno un campus universitario e una nuova residenza studenti. All'interno del campus saranno operativi oltre 300 alloggi ma anche numerosi servizi rivolti agli studenti e alla città e inseriti in un progetto organico che concretizzerà l'obiettivo di realizzare a Sassari una vera e propria cittadella universitaria. Altri 80 posti letto saranno resi disponibili inoltre nella nuova residenza studentesca che sarà realizzata negli edifici dell’ex Fondazione Brigata Sassari.

I lavori prenderanno il via grazie al finanziamento Miur appena concesso dal Ministero Campus Universitari. Il nuovo campus sorgerà ai confini con l'antica cinta muraria di Sassari nella zona denominata “Ex semolerie Azzena”. L'Ersu lo scorso 29 dicembre ha perfezionato un contratto preliminare per l'acquisto della vasta area di 11mila metri quadrati all'interno della quale saranno realizzati moderni moduli abitativi, servizi e spazi verdi con interventi orientati alla conservazione degli edifici tutelati dalla Soprintendenza molti dei quali presentano suggestive tracce dell'impianto architettonico dell'antico stabilimento industriale.

Gli interventi di restauro e recupero saranno indirizzati non solo agli edifici ma anche alle recinzioni e alle aree verdi, alle strade e alle piazze che costituiscono parte integrante della struttura. L’intervento prevede anche la demolizione e il rifacimento di parti non sottoposte a vincolo. Il campus sarà realizzato utilizzando risorse dell’Ente già stanziate negli anni precedenti dalla Regione Sardegna per l'edilizia universitaria (circa 20 milioni di euro) e il finanziamento di 20 milioni concesso appositamente dalla Regione mediante fondi Fas per la realizzazione di questa importante opera.

«La ricerca di un’area da destinare alla realizzazione del campus è stata piuttosto complessa - dice il presidente dell'Ersu Gianni Poggiu - e si è articolata nell'ultimo anno in seguito all'avviso pubblico bandito dall'Ente lo scorso 23 febbraio. I fondi Fas stanziati potevano essere utilizzati solo per la realizzazione di un campus - prosegue Poggiu - e non convertiti su altri progetti di edilizia universitaria come ad esempio una semplice casa dello studente».

Dati nel frattempo i problemi urbanistici della città a seguito del nuovo Puc, licenziato dal Comune di Sassari a fine luglio del 2012 (ma non ancora approvato in Regione), alcune aree che l’Ersu stava inizialmente prendendo in considerazione hanno perso le caratteristiche di edificabilità o le procedure per potervi edificare sono diventate troppo complesse da permettere di realizzare in tempi brevi (tre anni) l’intero intervento. «L'area dell'Ex Semoleria Azzena è l'unica tra quelle proposte all'Ersu nei termini dell’avviso pubblico - prosegue Poggiu - che rispetta pienamente, anche se in misura più contenuta da quella inizialmente ipotizzata, tutti i suddetti parametri e ci è sembrata perciò la sede idonea per realizzare l'articolato progetto-campus».

L'Ersu comunque ha deciso di effettuare l'acquisto dell’area ponendo l'atto a condizione sospensiva unilaterale. L’acquisto sarà perfezionato solo se Il progetto-campus potrà realizzarsi, cioè solo se entro il 31 dicembre 2013 saranno risolti i problemi urbanistici e ci sarà una valida soluzione per la viabilità pedonale e ciclabile che consenta non solo agli studenti ma a tutti i cittadini di poter attraversare in tutta sicurezza il pezzo di strada che da Santa Maria porta all’ex semoleria e a tutti i servizi attigui. Da qui la proposta al Comune di Sassari che in mancanza di un Puc esecutivo si possa arrivare a un programma integrato di intervento che risolva i problemi urbanistici e assicuri nell'area la viabilità pedonale e ciclabile.

Il progetto potrà poi rendersi ancora più articolato grazie all’attivazione di un project financing mirato a coinvolgere risorse economiche private nell’implementazione di alcuni servizi accessori del campus gestiti da strutture esterne. “In questo momento di crisi economica -dice Poggiu- l’Ersu punta anche sul capitale privato per sopperire ai costi di gestione senza gravare sui fondi pubblici. La struttura con tutte le sue diramazioni diventerà un importante centro di aggregazione che contribuirà a creare un nuovo indotto economico per la città di Sassari, creando anche nuovi posti di lavoro, con un notevole investimento per la riqualificazione dell’area urbana.

In dirittura d'arrivo anche il progetto di ristrutturazione dell’immobile dell'Ex Brigata Sassari. «Le risorse già reperite nel corso della precedente legislatura non erano sufficienti per coprire i costi della vasta opera di riqualificazione progettata dall'Ente. Per questo motivo - dice il Direttore Generale - l'Ersu ha partecipato a fine luglio 2011 al bando nazionale del Miur per la richiesta di ulteriori fondi da utilizzare per l'effettiva messa in opera del progetto. E' di pochi giorni fa la delibera ufficiale con la quale il Ministero concede all'Ersu di Sassari un ulteriore finanziamento di 2.608.783 euro da aggiungersi alle risorse dell’Ente già disponibili per questo progetto (oltre 5.000.000). «L'Ersu – conclude Serra - si è collocato ai primi posti della graduatoria nazionale stilata dal Miur con un progetto ritenuto altamente qualificato». La nuova residenza, che avrà circa 80 posti letto è stata progettata per diventare il primo edificio storico certificato “ecolabel” in Sardegna».

«In quest’ottica mettere a reddito le residenze abitative e il nuovo campus - conclude Poggiu - ci sembra un'ottima soluzione. Nel frattempo, nonostante le polemiche spesso fumose e basate su dati incompleti o inesatti, emerse in questo periodo a mezzo stampa, L'Ersu di Sassari ha pagato le borse a tutti gli studenti beneficiari entro il mese di dicembre, precisamente prima di Natale e dunque nei termini stabiliti dal bando. Quest'anno tuttavia non sono state soddisfatte le esigenze di tutti gli idonei. Il fenomeno è dovuto in parte alla diminuzione dei fondi ma sopratutto al notevole incremento del numero degli idonei che negli ultimi quattro anni son passati da 2254 a 2565. Il dato in crescita è legato certamente alla crisi economica che sta attraversando il paese e al conseguente aumento del numero di famiglie a basso reddito».
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