Ieri mattina, il Piano è stato illustrato dal candidato pentastellato a sindaco Maurilio Murru, che punta su una “città del benessere”
SASSARI - Una “città del benessere” in cui i quartieri rispondono a precise e naturali vocazioni. Una città in cui la mobilità sia sostenibile e svolga quel ruolo di snodo, fondamentale per tutto il sistema dell’Area vasta, sia dal punto di vista della mobilità su gomma che su ferro. È una visione ampia ed integrata quella che il Movimento 5 stelle ed il candidato sindaco Maurilio Murru immaginano per il futuro di Sassari. Una visione che vuole ripensare e ricucire un tessuto urbano frammentato a causa di una crescita disordinata in conseguenza dell’aumento demografico fra i decenni 1960 e 1980. Oggi, la città deve ripensare il sistema viario basato sulle due direttrici primarie: la Porto Torres-Sassari-Cagliari/Olbia e la Alghero-Sassari-Santa Teresa. E ripensare e sviluppare anche il sistema ferroviario, che oggi si attesta sulla dorsale Porto Torres-Sassari-Cagliari/Olbia (Ferrovie dello Stato), nonché sulle direttrici per Alghero e Sorso e la linea turistica per Palau (Ferrovie della Sardegna). La proposta progettuale del M5s vede il territorio del Comune di Sassari integrato con tutto il sistema di Area vasta con una serie di interventi programmatici e strutturali. Perché la città torni a svolgere il ruolo di centro trainante di tutto il nord dell’Isola, collegato ed integrato con gli altri poli di riferimento regionale. Ovvero Cagliari, Olbia e Nuoro.
Il progetto di mobilità non concepisce solo l’integrazione di Sassari nell’Area vasta, ma anche il potenziamento del sistema dei trasporti a livello locale ed extralocale, che si innesta in un più ampio progetto di ridefinizione dei quartieri cittadini, definiti come “le cinque città”: la Città dello Sport e della salute (quartieri di Porcellana, Monserrato/Rizzeddu, San Paolo, Carbonazzi, Luna e Sole), la Città dei Camminamenti e del benessere (Lu Fangazzu, Monte Rosello, Sassari 2), la Città del Turismo balneare (Latte dolce/Santa Maria di Pisa, Sant’Orsola storica/nord/ sud, le borgate di Li Punti San Giovanni Ottava e l'agro direzione Platamona), la Città dell’Agricoltura e del turismo sostenibilie (con le borgate di Bancali, Prato Comunale, Tottubella, Campanedda, La Corte, Palmadula, Biancareddu, Argentiera e Villa Assunta e l’agro della Nurra), il Centro identitario della città (centro storico, centro ottocentesco, Cappuccini, Le Conce). In tema di mobilità, la proposta principale è quella relativa alla creazione di un Hub dei trasporti intermodale nell’area a ridosso della stazione ferroviaria, di Via XXV aprile e di Corso Vico. In questo quadro, verrebbero sviluppati ed integrati i trasporti ferroviari, la metrotramvia, i trasporti su autobus urbani ed extraurbani. Inoltre, verrà creata una stazione dei pullman ed i servizi di bike e car sharing. Si tratterebbe dunque di una rete di trasporti capillare per servire e collegare Sassari e l’Area vasta, con un bacino di utenza di 250mila persone.
Se questo progetto ridefinisce il sistema della macro accessibilità di Sassari, non meno importante e strategico è quello della micro accessibilità: una serie di interventi mirati sul sistema stradale per completare il circuito tangenziale di Sassari. Interventi necessari per decongestionare il traffico cittadino con un sistema ad “anello”. In concreto, si realizzerebbe il collegamento a nord-ovest della Buddi-Buddi con la ex 131 “variante del Mascari”; il completamento ad est dell’asse Via Rockefeller/Verona/Milano con Via Luna e sole/Via degli Astronauti; infine, il collegamento fra Via Piredda e la Buddi-Buddi. In questa visione, rientra anche la creazione di un asse mediano centrale che attraversi la città in direzione nord-sud, a servizio di importanti poli di sviluppo quali la nuova Cittadella ospedaliera, l’area universitaria dell’Orto botanico, il nuovo Hub dei trasporti ed i popolosi quartieri a nord ed a sud della città.
Sempre per decongestionare il traffico cittadino, è prevista la creazione di una serie di parcheggi di interscambio a ridosso delle porte di ingresso della città: Via XXV aprile, provinciale per Ittiri, Viale Porto Torres e viale Italia. Un indubbio incentivo per chi arriva a Sassari a lasciare l'auto e servirsi dei mezzi pubblici e di quelli di nuova generazione come il bike e car sharing. Il sistema ferroviario e quello metrotramviario sono infatti visti come fondamentali per il movimento urbano ed extraurbano di Sassari e dell’Area vasta. Imprescindibili saranno perciò il potenziamento e la valorizzazione delle linee esistenti, sia Fs, sia FdS. E dunque, elettrificazione dei tracciati, ammodernamento della Stazione e creazione di nuove stazioni, miglioramento della fruibilità dei punti di scambio con i nuovi sistemi di mobilità sostenibile (bike e car sharing ed altri sistemi di trasporto individuali elettrici come il “segway”).
Grande attenzione viene riservata anche alla mobilità lenta e ciclopedonale, con una serie di interventi a ridosso delle direttrici principali esterne. L’idea portante è quella di rendere più capillare il sistema ciclabile a servizio dei quartieri periferici con sezioni stradali adeguate ad ospitare gli interventi di collegamento alle linee ciclabili esistenti. Un ruolo importante è previsto anche per il sistema di mobilità su gomma pubblico (Atp). Verrà integrato con la linea del ferro evitando sovrapposizioni con quest’ultima e rendendo più capillari i collegamenti nelle zone della città non raggiunte dal sistema metrotramviario. Prevista anche un’estensione del servizio Atp al di fuori dei confini comunali nei Comuni della prima e seconda cintura dell’Area vasta.
Nella foto: un momento della presentazione
Commenti