P.P.
22 febbraio 2019
Zedda e Salvini, bagni di folla nell´Isola
Il primo alla Fiera Campionaria di cagliari dove ieri sera ha chiuso la campagna elettorale (oggi replica a Sassari), il vicepremier in piazza a Iglesias, in vista del voto di domenica. E´ questo il nuovo assetto politico delle Regionali in Sardegna
CAGLIARI - Massimo Zedda contro Matteo Salvini. Sembra essere un contorto gioco di parole o un rebus politico, ma è quello che è avvenuto in Sardegna, dove il ticket elettorale rappresentato dalla Lega e dal Centrodestra ha preferito esporre la faccia del vicepremier leghista a quella del candidato del Partito Sardo d'Azione, Christian Solinas, totalmente oscurato. Subito l'affondo: «Saremo i primi in Europa a fermare populismi e fascismi. Ne parleranno anche negli Stati Uniti di quello che stiamo facendo in Sardegna».
Capita così che le ultime schermaglie siano tutte contro il «candidato senza volto e senza curriculum» come lo ha definito Massimo Zedda alla Fiera campionaria di cagliari davanti a più di duemila persone. «Il candidato è diventato invisibile ed e stato nei giorni sostituto da ministri, sottosegretari. Lo sbarco prelude alla subordinazione al potere che starà altrove, non in Sardegna. Gli elettori però sapranno capire. Le elezioni sarde in questi giorni vengono usate per altre elezioni future. Non si vota per Salvini, per Meloni o per Berlusconi, ma si deve votare per la Sardegna, per il nuovo Consiglio regionale» ha detto il sindaco di Cagliari.
La replica a distanza di Matteo Salvini. «A livello locale la Lega col centrodestra governa bene, lo dicono i friuliani, i trentini, gli abruzzesi e spero che domenica i sardi manderanno a casa la sinistra. Questa è la realtà, ovunque governava il Pd, il Pd va a casa e arriva il centrodestra per il buon governo della Lega. A livello locale funziona, a livello nazionale dopo che Berlusconi aveva detto vai e fai, io se mi dicono vai e fai faccio, non faccio per finta, faccio sul serio».
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