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M.T. 5 dicembre 2018
Posidonia dal 2007: emendamento
Il consigliere regionale Raimondo Cacciotto ha presentato un emendamento alla Finanziaria regionale, chiedendo ulteriori 400 mila euro di finanziamento: sarà così garantita la bonifica completa del sito voluto nel 2007 nel centro urbano


ALGHERO - «Ho presentato un emendamento in finanziaria sul tema della posidonia spiaggiata ad Alghero: partendo dal principio che la posidonia non è un rifiuto e che la sua rimozione ha il solo e importante scopo di rendere fruibili le spiagge per la balneazione, occorre prevedere possibili utilizzi alternativi al conferimento in discarica per lo smaltimento o in impianto di compostaggio per il recupero, ammesso che si trovi un centro disponibile ad accoglierla e in grandi quantità quanto quelle spiaggiate ad Alghero, e ammesso di poter disporre delle ingenti risorse necessarie per procedere in tal senso. Condivido il progetto sperimentale presentato dal Comune di Alghero, che è stato elaborato in tal senso, e alla quale definizione ho contribuito. Per questo, in armonia con la Giunta Regionale che ha presentato emendamento analogo, ho chiesto 400.000,00 euro aggiuntivi» spiega Raimondo Cacciotto.

«A oggi la posidonia rientra nella direttiva sui rifiuti solo quando viene rimossa dal suo ambito naturale, poiché essendo materia organica soggetta a decomposizione, se rimossa dalle spiagge va smaltita, salvo usi alternativi che attualmente non sono codificati, in assenza di proposte concrete e progetti sperimentali sul suo utilizzo» sottolinea l'ex assessore all'Ambiente algherese. «E proprio questo rientrare nella direttiva sui rifiuti, quando portata al di fuori della spiaggia, ha generato e genera l'equivoco di considerare rifiuto quello che rifiuto non è: la posidonia non è sporcizia depositata sulle spiagge. I rifiuti, ahimè, sono quelli di natura antropica cioè frutto dell'azione sconsiderata dell'uomo, abbandonati in loco, portati dal vento o restituiti dal mare. La posidonia è materia organica che nutre le spiagge, le stesse praterie di posidonia, rappresenta la difesa naturale delle spiagge contro l'erosione ed è anche un indicatore della salubrità del mare» aggiunge Raimondo Cacciotto.

«Il progetto presentato dal Comune di Alghero all'assessorato regionale all'Ambiente prevede appunto un applicazione pratica e concreta finalizzata a valorizzare la posidonia in esubero, rispetto all'esigenza di soddisfare pienamente il principio di tutela ambientale e di contrasto all'erosione, limitando quindi il ricorso allo smaltimento in discarica. Un progetto che consentirà di eliminare l'accumulo storico di posidonia sul lido di San Giovanni e, soprattutto, consentirà, al Comune e agli operatori balneari, di poter gestire in maniera più efficace le operazioni di movimentazione necessarie ogni anno per preparare le spiagge alla nuova stagione balneare» conclude Raimondo Cacciotto. Qualora l'emendamento trovasse copertura (in questo senso si sarebbe già espresso l'assessore alle Finanza Raffaele Paci) la dotazione complessiva per tutte le operazioni sul sito storico di San Giovanni arriverebbe a 800mila euro (grazie ai 400mila euro già disponibili), garantendo la rimozione definitiva dell'intero quantitativo di posidonia presente nel sito voluto nel 2007 dall'allora amministrazione comunale a guida Tedde (Forza Italia)
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