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Red 30 ottobre 2018
Scavi archeologici: investimento da 8,4mln
Il Piano, che può contare su 8,4milioni di euro di risorse, prevede campagne di scavi, restauro dei beni archeologici, valorizzazione dei siti e diffusione dei risultati nelle scuole e nelle Università, secondo un nuovo approccio e nuove azioni strategiche per ciò che concerne la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio archeologico presente sul territorio isolano


CAGLIARI - «Il nostro patrimonio archeologico, unico e diffuso in tutto il territorio, è un attrattore formidabile, che può contribuire in misura importante al benessere della Sardegna, portando lavoro e sviluppo anche nelle zone interne. Far diventare realtà questo grande potenziale era un obiettivo di legislatura e oggi, con questo investimento, stiamo facendo un passo avanti decisivo nella direzione giusta». Lo ha detto il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, ieri mattina (lunedì), nella sala della Biblioteca regionale, in Viale Trieste, a Cagliari, intervenendo con l’assessore della Cultura Giuseppe Dessena, durate la conferenza stampa di presentazione del Piano straordinario degli scavi archeologici 2017/2018, alla quale hanno preso parte numerosi sindaci dei Comuni coinvolti, i rappresentanti della Soprintendenza e del Mibac. Il Piano, che può contare su 8,4milioni di euro di risorse, prevede campagne di scavi, restauro dei beni archeologici, valorizzazione dei siti e diffusione dei risultati nelle scuole e nelle Università, secondo un nuovo approccio e nuove azioni strategiche per ciò che concerne la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia del patrimonio archeologico presente sul territorio isolano. «E’ tempo di mettere a valore, nella maniera migliore, l’eredità culturale che caratterizza in modo così forte l’identità della nostra regione - ha proseguito Pigliaru, ricordando che l’investimento voluto dalla Giunta è senza precedenti per entità ed è pensato non per singoli interventi ma secondo la logica della rete - connessa nei periodi storici e nella geografia. La particolare conformazione del panorama archeologico sardo si presta come poche altre cose alla creazione di percorsi di qualità certificata, che devono essere definiti con chiarezza, messi in evidenza e ben gestiti. Su questo puntiamo ed è la condizione necessaria per far sì che intorno si creino sempre più attività e servizi, per rendere fruibile al meglio e in tutta la sua imponenza quello straordinario museo a cielo aperto che è la Sardegna archeologica», ha concluso il governatore dell'Isola, ringraziando l’assessorato per il grande lavoro fatto.

«E’ il più ingente e strutturato piano di scavi archeologici che la Regione abbia messo in campo: in collaborazione con gli Enti locali, la Soprintendenza e il Mibac – spiega Dessena - abbiamo individuato i siti in base alle emergenze e urgenze di intervento da effettuare sul bene, per preservarlo e soprattutto valorizzarlo, in una nuova ottica di messa in rete e a sistema: dal cantiere di scavo al museo, è stato curato ogni passaggio perché tutto possa essere fruibile all’utente che voglia godere del nostro vastissimo e ricchissimo patrimonio. Siamo convinti che investire sul patrimonio culturale, materiale e immateriale, sia davvero importante per il rilancio e la crescita economica dei territori dell’isola, in più c’è il passaggio che ritengo importantissimo (per la diffusione dei risultati) nelle scuole e nelle università. Nel Bilancio regionale, abbiamo 74milioni di euro alla voce beni culturali, di questi denari molti sono stati utilizzati, solo per citare alcune misure, per bandi di gestione dei servizi museali, parchi archeologici ed Eco musei, ancora per le imprese di settore come Culture lab e Culture voucher. La Sardegna, secondo i dati statistici diffusi dal Mibac, è tra le Regioni d’Italia che è cresciuta maggiormente per consumo di beni (+7,6percento nel primo semestre 2018) ed è tra le prime dieci Regioni per visite a scavi e siti archeologici. Un risultato che ci rende orgogliosi e gratifica gli sforzi messi in campo». Il piano prevede 8,4milioni di risorse per il biennio 2017/2018. Per il 2017, erano già stati stanziati dalla Giunta Pigliaru 1,9milioni di euro di risorse, mentre per il 2018 ammontano a 6,5milioni. Grazie a questa misura, si potrà intervenire su un totale di settantasei importanti siti archeologici nei diversi comuni dell’Isola. I beni sono stati individuati e scelti in base alle richieste di finanziamento presentate dagli stessi enti locali, e le segnalazioni da parte del Ministero per i beni e le attività culturali.

Nella foto: un momento della presentazione
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