Si è tenuta questa mattina, al Museo Archeologico, la conferenza stampa preliminare dell’esercitazione internazionale di soccorso ad aeromobile incidentato in mare “Squalo 2018”, che si svolgerà domani, nelle acque antistanti l’aeroporto costiero
OLBIA - Si è tenuta questa mattina (lunedì), al Museo Archeologico di Olbia, la conferenza stampa preliminare dell’esercitazione internazionale di soccorso ad aeromobile incidentato in mare “Squalo 2018”, che si svolgerà domani, martedì 30 ottobre, nelle acque antistanti l’aeroporto costiero di Olbia. L’esercitazione “Squalo 2018” è un’esercitazione internazionale Samar, in applicazione degli accordi internazionali SarMedOcc (Mediterraneo occidentale) tra Francia, Italia e Spagna. All’esercitazione, parteciperanno assetti aero-navali sia nazionali, sia internazionali.
In particolare, gli assetti navali saranno assicurati dalla Marina militare italiana e dagli enti/comandi previsti dal locale “Piano di soccorso ad aeromobile incidentato in mare”, mentre per gli assetti aerei saranno forniti supporti dalla Francia, oltre a quelli nazionali dell'Aeronautica militare ed agli altri previsti dal Piano. Inoltre, saranno presenti osservatori internazionali per espressa richiesta o su invito del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto: in particolare, parteciperanno all'esercitazione osservatori dell'Rcc Lyon, dell'Rcc Madrid, della Croazia, della Turchia e dell’Albania. Per rendere il più realistico possibile lo scenario da maxi emergenza, verranno coinvolti dei volontari, appositamente “truccati”, che simuleranno i feriti e che verranno recuperati sia dalle motovedette, sia dagli elicotteri.
I feriti verranno poi condotti nel porto di Olbia dove, a cura della Protezione civile, è stato allestito, con delle speciali tende gonfiabili, un Posto medico avanzato nel quale verrà effettuato il triage per individuare la corretta priorità di trasferimento nel pronto soccorso dell’ospedale, già nel previsto assetto di emergenza. La Squalo 2018 servirà a rafforzare i rapporti di collaborazione tra gli Enti, nazionali ed internazionali, che quotidianamente operano a salvaguardia della vita umana in mare, dimostrando l’elevata capacità di interoperabilità tra le varie forze ed evidenziando la spiccata capacità di coordinamento che il Corpo delle Capitaneria di porto-Guardia costiera esprime nell’assolvimento del suo principale compito d’istituto.
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