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Red 19 ottobre 2018
Cocaina sardo-campana: altri 6 in manette
Dopo i tre arresti già effettuati nei giorni scorsi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Sassari, con i militari delle Compagnie di Sassari, Alghero, Porto Torres e Napoli, del Nucleo Cinofili e dello Squadrone eliportato Cacciatori Sardegna, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei indagati per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso. Eseguite perquisizioni locali e personali a carico di altri sedici indagati


ALGHERO - I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, con i militari delle Compagnie di Sassari, Alghero, Porto Torres e Napoli, del Nucleo Cinofili e dello Squadrone eliportato Cacciatori Sardegna, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di sei persone ritenute responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti in concorso. Inoltre, sono state eseguite perquisizioni locali e personali a carico di altri sedici indagati. Nel corso delle investigazioni sono state già arrestate altre tre persone, nonché sequestrati, complessivamente, 265grammi di cocaina, 1,25chilogrammi di marijuana e cinquantuno piante di cannabis indica.

Nel marzo 2015, le indagini si concentrano sulle effervescenze che interessano le piazze di spaccio di Sassari e Porto Torres, dove una serie di contrasti interni tra pusher, riconducibili a debiti insoluti, inducono il mercato a cambiare i canali di approvvigionamento della cocaina. Il nuovo fornitore viene individuato in “Gino”, napoletano domiciliato a Porto Torres, in grado di assicurare la disponibilità di ingenti quantitativi di cocaina di eccellente qualità. Gli approfondimenti informativi su quest’ultimo hanno dato lo spunto all’indagine, incentrata su un sistematico e rimunerativo flusso di “cocaina” che raggiungeva la Sardegna da Napoli sfruttando il servizio postale. Soggetto cardine dell’investigazione è risultato un napoletano residente a Porto Torres, già noto alle Forze dell'ordine, che grazie alle conoscenze personali riesce a creare un canale di approvvigionamento con un pericoloso esponente del Clan “Mazzarella” di Napoli, con il quale vengono stabiliti i dettagli inerenti a prezzo e modalità di trasporto. Tra i modus operandi accertati emerge quello di trasferire sull’Isola la cocaina in confezioni che potevano variare nel peso tra i 250grammi ed il chilogrammo inserendole all’interno di libri voluminosi appositamente scavati nelle pagine in modo da ricavare lo spazio necessario.

Responsabile delle spedizioni era uno degli arrestati oggi che, oltre ad occuparsi della preparazione del plico, provvedeva al suo invio nell’Ufficio Postale 12 del capoluogo campano. La destinataria è stata individuata in una sassarese, anche lei arrestata, fino a quel momento ignota alle forze di polizia. Quest’ultima riceveva la cocaina e la custodiva fino all’arrivo dei complici, che la prendevano in consegna e la trasportavano in un appartamento dove veniva suddivisa in più involucri, ciascuno destinato a rifornire all’ingrosso alcuni spacciatori della provincia di Sassari nei confronti dei quali sono state eseguite oggi le perquisizioni domiciliari. Le indagini hanno permesso di ricostruire dettagliatamente tutte le spedizioni di droga e le relative transazioni di denaro. La cocaina, contraddistinta dall’elevatissimo grado di purezza (83percento), era destinata a tutto il nord Sardegna ed il traffico stimato in un chilogrammo circa alla settimana era in grado di generare un profitto complessivo di oltre un milione di euro al mese.

Le ipotesi investigative dei militari operanti, coordinati dalla Direzione distrettuale, sono state tradotte in richiesta di misura cautelare e condivise dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari che concordando con la ricostruzione degli inquirenti ha riconosciuto le responsabilità del gruppo criminale che agiva secondo logiche di un vero e proprio mercato articolato su una solida catena di distribuzione. Gli arrestati sono un 46enne ed un 33enne napoletano da anni residenti a Porto Torres, una 52enne ed una 60enne sassaresi, un 28enne napoletano ed un 57enne esponente del Clan Mazzarella, del quartiere Mercato di Napoli. Gli arrestati sono stati accompagnati nelle Case circondariali di Sassari-Bancali e di Napoli-Poggioreale. Tra i destinatari di perquisizione e tuttora indagati ci sono dodici persone del Sassarese e quattro napoletani.


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