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Red 18 giugno 2018
Armi illegali: operazione Lethal Weapon a Sassari
Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’operazione coordinata dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Enna, sono state svolte numerose perquisizioni in città e in provincia


SASSARI - Nei giorni scorsi, nell’ambito dell’operazione “Lethal Weapon”, coordinata dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Enna, sono state svolte numerose perquisizioni in città e in provincia. L’attività svolta nella provincia di Sassari, ha dato esito positivo, portando al sequestro di due carabine e due pistole ad aria compressa di potenza superiore a quella consentita dalla legge per la libera vendita.

L’intera operazione, che ha visto l’interessamento di quarantotto Squadre Mobile sul territorio nazionale e ha portato al sequestro complessivo di novantadue armi, è partita dal capoluogo siciliano e ha avuto origine grazie alle indagini svolte a seguito di una delle tantissime truffe consumate in “rete” attraverso i siti di vendite on-line. Nel corso di una prima perquisizione, gli investigatori siciliani si sono imbattuti in un uomo che aveva in casa diverse armi ad aria compressa. Armi che erano di potenza superiore a quella, entro la quale, secondo la legge italiana, possono essere acquistate e detenute liberamente.

In questo caso, vista la spiccata capacità offensiva, le armi trovate devono essere considerate come normali armi da sparo e, pertanto, possono essere acquistate e detenute solo se l’acquirente è munito delle autorizzazioni previste dalla normativa di settore. Un ulteriore elemento di interesse per gli investigatori, che è emerso, fin dalle prime battute delle indagini, è il fatto che queste armi sono state acquistate all’estero ed importate in Italia senza le dovute autorizzazioni amministrative e soprattutto, senza che i relativi modelli fossero preventivamente verificati dall’ente italiano preposto alla certificazione delle armi in commercio sul territorio nazionale. L'ente è il Banco nazionale di prova, preposto alla verifica della rispondenza delle armi in commercio ai requisiti previsti dalla legge.

Il mancato passaggio delle armi dal Banco nazionale, fa si che le stesse debbano essere considerate “clandestine” e la loro detenzione costituisce un grave reato. L’attività condotta dalla Squadra Mobile di Sassari ha consentito il ritrovamento delle armi e la segnalazione in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria di un 71enne sassarese che, come le altre persone coinvolte nelle indagini, ha acquistato on-line da un sito internet estero le armi che deteneva in casa. Tutte le armi sequestrate verranno sottoposte alle dovute verifiche tecniche finalizzate a verificarne l’effettiva potenza e, nel caso, venga superata quella consentita dalla legge, i detentori potranno essere chiamati a rispondere oltre che dell’importazione illecita, anche della detenzione di armi clandestine.
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