M.P.
28 aprile 2018
«Roberto Frau ti aspettiamo»: sui social scoppia la solidarietà
Spirito di servizio e professionalità, il carabiniere Roberto Frau accoltellato all’addome mentre svolgeva il suo lavoro, ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà da colleghi ed amici
PORTO TORRES - Spirito di servizio e professionalità, il carabiniere Roberto Frau accoltellato all’addome mentre svolgeva il suo lavoro, ha ricevuto centinaia di messaggi di solidarietà da colleghi ed amici. Dopo l’aggressione subita dal giovane W.S. arrestato a seguito di lunghe trattative con le forze dell’ordine, i social si sono riempiti di messaggi di affetto, stretti attorno al carabiniere ricoverato al Santissima Annunziata e per fortuna fuori pericolo.
«Bastava un centimetro in più ed un amico - collega oggi non ci sarebbe stato più», scrive il carabiniere Fernando Muzzu «Forza Roberto Frau !!!! Ti aspettiamo». E poi ancora «Forza Roberto!!! Torna subito tra noi! Sei un duro!!!! Niente e nessuno potrà fermarti» scrive un altro amico con la divisa, Gianni Falchi anche lui protagonista della fase di mediazione con il giovane che ora si trova rinchiuso presso il carcere di Bancali. Centinaia di auguri di pronta guarigione da un suo vecchio professore, e poi abbracci ma anche critiche per l’atteggiamento di violenza o la mancanza di rispetto verso chi opera a difesa del cittadino, e per le condizioni e i mezzi in cui sono spesso costretti aad operare le forze dell’ordine. «Non si possono mandare i nostri figli a compiere il proprio dovere con queste regole d’ingaggio. Basta!».
L'episodio, grave nella sua natura ma fortunatamente senza conseguenze tragiche sia per i familiari pestati a sangue dal figlio sia per il carabiniere ferito, è emblematico anche del grande lavoro che Roberto Frau svolgeva tutti i giorni entrando nelle case di chi vive condizioni di forte disagio, nelle scuole dove i ragazzi spesso affrontano situazioni al limite della legalità e per le strade in perlustrazione per dare sicurezza ai cittadini. Come ha fatto proprio ieri, ha cercato il dialogo senza usare le armi, ha tentato di far ragionare un giovane problematico, si è fidato di lui ma è stato tradito. Con freddezza una volta colpito ha atteso i soccorsi, tranquillizzando la famiglia. Ora tutti gli chiedono «Forza Roberto, guarisci presto e torna ad essere il guerriero che sei sempre stato».
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