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Red 10 aprile 2018
Programmazione territoriale: 26mln all'Anglona-Coros
Ieri la chiusura. «La sinergia fra i Comuni è fondamentale per interventi vincenti», ha sottolineato l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, presente nella sede del Centro servizi Saccargia di Codrongianos


CODRONGIANOS - Un progetto da 26milioni di euro per dare slancio allo sviluppo economico ed all’occupazione di Anglona e Coros. Ieri pomeriggio (lunedì), la firma finale dell’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, con i sindaci ed i rappresentanti di sindacati ed imprese, nella sede del Centro servizi Saccargia di Codrongianos, che porta il totale degli interventi già programmati sul territorio a 43milioni di euro. Si tratta della più grande Unione che ha finora presentato un progetto, ventitre Comuni che si sono alleati per elaborare insieme un unico progetto, per la prima volta cofinanziato dalla stessa Unione con 400mila euro. Nell’importo, che finanzierà circa ottanta interventi, ci sono anche 865mila euro di risorse aggiuntive della Conferenza episcopale sarda per la valorizzazione degli edifici di culto di particolare valore storico e culturale. Il protocollo sarà firmato anche dall’Azienda per la tutela della salute e da Forestas per interventi legati alle rispettive competenze.

«Questo progetto centra pienamente uno degli obiettivi più importanti della nostra programmazione territoriale, ampliare il più possibile l’aggregazione dei comuni. Qui ne abbiamo 23, davvero tanti, che sono riusciti a dialogare, a confrontarsi, a mettere insieme le idee e a elaborare un progetto che coinvolge un territorio molto ampio - dichiara Paci - Mettere insieme le forze, fare rete, cooperare, ragionare con le imprese di un territorio così ampio è fondamentale perché solo così si riesce ad avere una visione ampia, una prospettiva di grande respiro e dunque a pensare in grande al futuro e a come renderlo un’occasione per le nuove generazioni. Quello di oggi è un traguardo importante, stiamo finanziando un progetto che da una parte valorizza l’enorme patrimonio ambientale e culturale che questa zona ci offre, dall’altro punta a migliorare la qualità della vita dei residenti. Una formula anti spopolamento che punta a trattenere sul territorio i cittadini innalzandone allo stesso tempo la qualità della vita, che vuole creare le condizioni per far restare i nostri giovani nella loro terra, con le proprie famiglie e un lavoro che permetta loro di costruire qui in Sardegna il loro futuro. Gli stessi obiettivi su cui abbiamo impostato LavoRas, il piano per il lavoro della Regione da 128milioni di euro che va integrato con questo progetto. Un progetto ambizioso, importante, che punta su quelle che sono le risorse e i prodotti esclusivi della nostra terra per renderli potenti attrattori turistici e che sono sicuro porterà rapidamente risultati importanti», conclude l'assessore.

Punta su una strategia di sviluppo locale fortemente ancorata ai fattori identitari che caratterizzano il territorio favorendo l’attrattività del sistema economico e sociale. Il patrimonio culturale ed architettonico, la presenza di elementi paesaggistici di pregio ed il forte radicamento delle produzioni di qualità rappresentano le principali leve competitive su cui il territorio intende investire, attraverso la valorizzazione turistica integrata dell’offerta naturalistica, culturale ed enogastronomica e la rivitalizzazione e diversificazione del tessuto produttivo locale. Il progetto si propone quindi di favorire la nascita di un’identità turistica unitaria, ricomponendo l’eterogeneità dei territori attraverso la messa in rete in chiave turistica del patrimonio religioso-architettonico e favorendo la più ampia integrazione nella definizione di una qualificata proposta culturale, naturalistico-ambientale e di turismo attivo, nonché attraverso il sostegno alle attività economiche che operano nei settori del turismo e delle produzioni tipiche.

Inoltre, il progetto intende favorire l’innalzamento dei livelli complessivi di benessere della comunità, potenziando i servizi per le fasce più deboli della popolazione (anziani, disabili, famiglie con bambini e con giovani a carico) attraverso strutture sportive e ricreative. I progetti partono dai singoli territori, coinvolgono le imprese e mirano a valorizzare fortemente le risorse locali. Quello firmato ieri per Anglona-Coros è l’ottavo progetto che viene chiuso e finanziato all’interno della programmazione territoriale della Regione autonoma della Sardegna, altri dodici sono in corso di elaborazione e quattro in fase di avvio per un totale di ventiquattro progetti, trentaquattro Unioni coinvolte, 284 Comuni e 950mila abitanti, ovvero il 97percento del totale dei Comuni, al netto di quelli presenti in altri specifici programmi di sviluppo.

Nella foto: un momento dell'incontro
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