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Red 24 marzo 2018
Evade dai domiciliari: rintracciato ad Uri
A poche ore dall’udienza, infatti, prima dell’arrivo dei Carabinieri per essere accompagnato in Tribunale, un 39enne sassarese ha deciso di abbandonare la propria compagna e darsi alla macchia evadendo dai domiciliari


SASSARI - Nei giorni scorsi, nell’ambito di una serie di controlli straordinari del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Sassari hanno eseguito una perquisizione domiciliare nella casa di un 39enne sassarese, già noto alle Forze dell’ordine, convivente con una 23enne sassarese. Giunti davanti all’abitazione per un normale controllo, i militari del Nucleo Operativo e radiomobile non hanno ottenuto risposta ma, prima di allontanarsi, hanno chiaramente sentito rumori e toni concitati provenire dall’interno dell’appartamento. Insospettiti, i Carabinieri hanno così intimato agli occupanti di aprire la porta e, non ottenendo ancora risposta, hanno deciso di fare irruzione, entrando dalla porta-finestra di un terrazzino.

È stato in quel momento che i militari si sono trovati davanti a una situazione abbastanza singolare, con l'uomo che stava frettolosamente cercando di disfarsi di alcune cartucce per pistola gettandole nel water e la donna che era sdraiata a letto, apparentemente del tutto indifferente rispetto a quanto stava accadendo. Dopo aver fermato l’uomo, i Carabinieri hanno invitato la donna ad alzarsi, scoprendo un ulteriore elemento che li ha immediatamente insospettiti: alzate le coperte, l’interessata si è infatti presentata davanti ai militari con gli indumenti da notte ma con un paio di jeans indossati sopra i pantaloni del pigiama. A quel punto, proseguendo il controllo con la massima cautela per evitare spiacevoli sorprese, i militari hanno scoperto che la giovane nascondeva sotto i jeans una pistola con il colpo in canna.

Per la coppia sono quindi scattate immediatamente le manette ed è stato loro contestato il reato di detenzione abusiva di arma clandestina in quanto, ad una successiva analisi, la pistola è risultata essere una “scacciacani” modificata a scopo lesivo, proprio per poter utilizzare le cartucce che i due avevano tentato di nascondere. Espletate le formalità di rito, i due sono stati posti agli arresti domiciliari nella propria abitazione in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale di Sassari. Ma quella che doveva essere una situazione di routine, si è presto trasformata in una fonte di ulteriori sorprese per i militari dell’Arma. A poche ore dall’udienza, infatti, prima dell’arrivo dei Carabinieri per essere accompagnato in Tribunale, il 39enne ha deciso di abbandonare la propria compagna e darsi alla macchia evadendo dai domiciliari. Non appena è stata riscontrata l’assenza dell’interessato, è scattata una vera e propria caccia all’uomo, con ricerche a tappeto che hanno visto protagonisti vari Reparti della Compagnia di Sassari, che si sono subito concentrati sulla ricerca di indizi per ricostruire gli spostamenti dell’evaso e giungere alla sua localizzazione.

Gli sforzi dei militari sono stati premiati in quanto, ieri mattina (venerdì), dopo meno di ventiquattro ore dall’evasione, l'uomo è stato individuato e catturato ad Uri, mentre si nascondeva a casa di un 34enne conoscente, che è stato anch’egli arrestato poiché ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento personale per averlo aiutato a nascondersi e ad eludere le ricerche in corso. Espletate le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il sassarese è stato quindi accompagnato nella casa circondariale di Sassari-Bancali, mentre l'urese è stato accompagnato nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida al Tribunale di Sassari che avrà luogo oggi.

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