Si rinnova al Teatro Verdi l´appuntamento con la stagione “I grandi interpreti della musica”, organizzata dalla Cooperativa Teatro e/o musica, con il sostegno del Mibact, dell´Assessorato regionale allo Spettacolo, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sassari, della Bper e del Banco di Sardegna
SASSARI - Si rinnova al Teatro Verdi di Sassari l'appuntamento con la stagione “I grandi interpreti della musica”, organizzata dalla Cooperativa Teatro e/o musica, con il sostegno del Mibact, dell'Assessorato regionale allo Spettacolo, della Fondazione di Sardegna, del Comune di Sassari, della Bper e del Banco di Sardegna. Dopo il successo dei primi due appuntamenti, c'è grande attesa domani, sabato 24 marzo, per il violinista ungherese Roby Lakatos, conosciuto anche come “l'archetto del diavolo”, artista di fama internazionale, che passa dal repertorio classico all’etnico con abilità funambolica.
Piglio ritmico pirotecnico, accentazione all'inizio della frase, stile ricco di rubati, pizzicati, glissandi e colpi d' arco, sono le caratteristiche inconfondibili del modo di suonare zigano, che però Lakatos applica anche ad altri generi di musica. Roby Lakatos non è solo un sorprendente virtuoso, ma un musicista di straordinaria versatilità stilistica ugualmente a suo agio, sia che suoni musica classica, jazz o folk.
Lakatos non rientra in nessuna definizione specifica: è un violinista gitano, un classico virtuoso, un improvvisatore jazz, un compositore ed arrangiatore. Si esibisce nelle più grandi sale concertistiche in America, in Europa ed in Asia. Nato nel 1965 in una leggendaria famiglia di musicisti, è discendente di Janos Bihari, il re dei violinisti gitani.
Nella foto: Roby Lakatos
Commenti