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A.S. 21 marzo 2018
Urbanistica: 9 sigle contro Balzani (Pd)
Sui ritardi ventennali nella pianificazione urbanistica della città di Alghero anziché "cospargersi il capo di cenere", la politica tutta continua una sterile e inconcludente polemica. Botta e risposta tra partiti. In mezzo la città rimane ancorata al Prg degli anni '80


ALGHERO - Le parole dell'assessore all'Urbanistica del Comune di Alghero sono "sale" sulla ferita: la pianificazione urbanistica, infatti, è rimasta una delle più gravi incompiute della decennale esperienza amministrativa alla guida della città di Alghero dell'allora Centrodestra capitanato dall'ex sindaco Marco Tedde (come del resto per le altre amministrazioni, di qualunque colore politico). Sui ritardi nella pianificazione urbanistica della città di Alghero anziché "cospargersi il capo di cenere", la politica tutta continua invece una sterile e inconcludente contrapposizione. La città attende, infatti, un Piano urbanistico da circa un ventennio, e nel frattempo rimane appesa al superato Prg. Così le dichiarazioni dell'ing. Alessandro Balzani, in risposta a contrapposizioni su un piano che di politico nulla ha, ossia il Piano di Assetto Idrogeologico, riaccendono la polemica infinita sull'urbanistica [LEGGI]. Una contrapposizione che, probabilmente, continuerà ad ingessare città ed aziende ancora per molti anni se i partiti (tutti) non acquisiranno coscienza delle vere necessità del territorio.

Forza Italia, Udc, Lega, Fratelli d’Italia, Riformatori Sardi, Psd'Az, Ncd-Noi per Italia, Patto Civico, Azione Alghero-Energie per l’italia (i cartelli che ad Alghero hanno amministrato dal 2002 al 2011, più l'ex sindaco Lubrano) rispediscono al mittente tutte le accuse: «Balzani si scorda come fu proprio il centro destra autonomista algherese a portare in aula un moderno Puc cui oggi l'amministrazione Bruno si ispira e dal quale non può prescindere, spacciando il lavoro di altri come una propria elaborazione». «È inoltre evidente - sottolineano Tedde e compagni - che non può essere credibile un assessore “tecnico” che faccia finta di ignorare quali siano i tempi tecnici previsti dalla normativa vigente per l’approvazione definitiva del Puc, tempi che non sono certamente a disposizione dell’amministrazione Bruno ad un anno dalla fine del suo mandato. Un altro piccolo particolare di cui Sindaco e assessore si scordano è quello relativo alla maggioranza che manifesterà la propria inconsistenza nel momento in cui alcuni dei consiglieri chiamati a votare dovranno obbligatoriamente astenersi per conflitto di interessi personali o familiari con le scelte del Puc». Insomma, per le nove sigle che hanno amministrato in città in passato il Puc è "lettera" morta, e anche i recenti e numerosi appelli del sindaco al senso di responsabilità delle opposizioni, «è una maldestra caricatura di democrazia che mira a ovviare all’assenza di numeri e rasenta il patetico».

Forza Italia, Udc, Lega, Fratelli d’Italia, Riformatori Sardi, Psd'Az, Ncd-Noi per Italia, Patto Civico, Azione Alghero-Energie per l’italia si scagliano poi sul Pd, l'ex Governatore Soru e il Ppr, secondo cui «la storia ha ormai relegato tra gli atti più nefasti e scellerati della politica regionale». «Oggi il Pd - scrivono Tedde e compagni - insieme alle forze di maggioranza continua con il proprio atteggiamento arrogante cercando in tutti i modi di denigrare l'encomiabile lavoro fatto da tanti cittadini, da rappresentanti di aziende agricole e dal Comitato Zonale della Nurra che nel difendere il territorio ed i propri diritti cercano, loro sì, di consentire e favorire quegli investimenti di centinaia di aziende agricole». In conclusione Tedde, Piras, Conoci, Langella, Di Gangi, Lubrano, Salvatore ed ex amministratori invitano l'assessore Balzani a farsene una ragione: «non sono le opposizioni ad impedire l'approvazione del Puc o di qualsiasi altro atto di programmazione territoriale, ma questo è semplicemente dovuto alla loro manifesta incapacità a amministrare e a svolgere quei compiti cui sono stati a suo tempo chiamati». La nota conclude con il richiamo «a maggiore modestia e umiltà l’ingegnere prestato alla politica, ricordando che chi oggi svolge un ruolo di oppositore non rappresenta se stesso, ma rappresenta un algherese su tre. Ci chiediamo, al contrario, chi o cosa lui voglia o possa rappresentare vista anche la recente sonora bastonata subita dal suo partito alle scorse elezioni politiche».

Nella foto d'archivio: un consiglio capitanato dagli ex amministratori di Centrodestra di Alghero
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