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Red 3 febbraio 2018
Tutela dell´ambiente e sviluppo: interviene Paci
«Con i 20milioni per le zone umide, occasione strategica per la Sardegna», ha sottolineato l´assessore regionale della programmazione, aprendo a Cabras il convegno “Zone umide e sostenibilità dei sistemi urbani: Sardegna e altri casi”, in occasione della Giornata mondiale delle zone umide organizzata nell’ambito del progetto Maristanis


CABRAS - Tutela dell’ambiente e sviluppo, binomio possibile ed obiettivo raggiungibile con un'innovativa politica sulle zone umide della Sardegna, come quella che la Giunta regionale ha deciso di realizzare. 20milioni di euro sono disponibili dal Patto per la Sardegna, ripartiti dalla Cabina di regia all’interno della programmazione territoriale come intervento speciale in sinergia con altri dell’Assessorato regionale dell’Ambiente già in corso. «Si tratta di un vero e proprio piano per la tutela e la valorizzazione delle zone umide che con la ripartizione dei 20milioni prende ufficialmente il via», spiega l’assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, aprendo a Cabras il convegno “Zone umide e sostenibilità dei sistemi urbani: Sardegna e altri casi”, in occasione della Giornata mondiale delle zone umide organizzata nell’ambito del progetto Maristanis, con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli studi di Cagliari. Maristanis è un progetto di cooperazione internazionale per la definizione di un modello di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano, cofinanziato dalla fondazione Mava e coordinato dalla fondazione Medsea, in collaborazione con l’Area marina protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre.

«Parliamo sicuramente di tutela ambientale, che è sì prioritaria, ma non incompatibile con tutto quello che all’interno delle zone umide vogliamo fare: potenziarne le attività produttive, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e promuovere nuova e qualificata occupazione. Una grande risorsa da proteggere, dunque, facendola però diventare una nuova occasione di sviluppo per la nostra regione. Le possibilità sono molte, e questa zona a cui sono destinati 6milioni per sfruttarle al meglio ne è un esempio - sottolinea Paci - Adesso passiamo alla fase operativa, dobbiamo individuare gli interventi più importanti da realizzare con i fondi disponibili, e come già accade nella Programmazione territoriale vogliamo che le indicazioni arrivino dai territori che meglio di chiunque altro conoscono le priorità, seguendo sempre il principio della programmazione unitaria in un’ottica di sinergia di interventi e risorse».

I territori destinatari dei finanziamenti, complessivamente sei, sono stati definiti attraverso uno studio di valorizzazione delle zone umide e lagunari della Sardegna dell’Università di Cagliari, individuato a maggio 2016 dalla Giunta regionale come soggetto di adeguata esperienza per poterlo predisporre. In particolare, al Golfo di Oristano sono destinati 6milioni di euro. Ma ci sono anche i 2milioni per il Golfo di Palmas e Mare interno nel Sulcis; 4 per Golfo di Cagliari e costa da Capoterra a Teulada; 2 per Ogliastra e Sarrabus; 2 per Baronie e Gallura; infine, 4milioni per Golfo dell’Asinara e Nurra. «Integrazione, tutela, gestione e valorizzazione dei beni ambientali comuni: questi sono gli obiettivi che la nostra Giunta vuole raggiungere, con un uso efficiente delle risorse e una politica capace di ridurre le pressioni sulle risorse naturali, tutelare le coste e il paesaggio rurale, contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici e orientare l’economia in un’ottica di sostenibilità economica, ambientale e sociale. In questo percorso contiamo molto sul lavoro delle associazioni e sui privati, il cui apporto e contributo sono assolutamente fondamentali e irrinunciabili per costruire una nuova economia sostenibile e circolare, che tuteli il nostro ambiente e lo renda una risorsa su cui poter contare nel tempo», conclude il vicepresidente della Regione autonoma della Sardegna.

Nella foto: un momento del convegno
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