M.P.
1 febbraio 2018
Porto Torres: artisti in coro contro la Sla
Il progetto “Per chi non lo Sla” nato da un’idea di Christian Luisi verrà presentato ufficialmente, domani sera, venerdì 2 febbraio presso la pizzeria Piazza Garibaldi alla presenza di artisti e comici come Pino e gli Anticorpi, Marco Baz Bazzoni, Giuseppe Masia, Benito Urgu, Soleando, Battor Moritteddos, Nicola Cancedda, Tenorenis, gli Amakiaus, Francesco Porcu, Marco Piccu, Daniele Contu ed Alvin Solinas dell´associazione "Una canzone per un sorriso"
PORTO TORRES - Tutti in coro contro la sclerosi laterale amiotrofica. Un team di comici sardi riuniti per un unico obiettivo: raccogliere fondi per aiutare i malati di Sla. Il progetto “Per chi non lo Sla” nato da un’idea di Christian Luisi verrà presentato ufficialmente, domani sera, venerdì 2 febbraio presso il ristorante pizzeria Piazza Garibaldi alla presenza di artisti e comici come Pino e gli Anticorpi, Marco Baz Bazzoni, Giuseppe Masia, Benito Urgu, Soleando, Battor Moritteddos, Nicola Cancedda, Tenorenis, gli Amakiaus, Francesco Porcu, Marco Piccu, Daniele Contu ed Alvin Solinas dell'associazione "Una canzone per un sorriso".
Un’idea di solidarietà che ha come colonna sonora un brano contenuto in un Cd che verrà presentato in occasione della cena in cui si proietterà in anteprima il video clip che hanno girato gli artisti cantando la canzone "Per chi non lo Sla", un titolo scelto dal cabarettista Nicola Cancedda autore della canzone cantata da tutti i comici uniti con il supporto melodico musicale dell'artista ploaghese Soleandro. Un unica voce per tutti coloro che sono affetti dalla malattia degenerativa che è la Sla.
Insieme gli artisti hanno accettato di condividere una cena di gala con tutti coloro che vorranno partecipare all'iniziativa il cui ricavato servirà a finanziare la ricerca e in particolare l'associazione sarda "IostoconPaolo” (Paolo è un cuoco di Oristano affetto da Sla) nata a Mustonate sul lago di Varese. Lì si sono riuniti undici esperti di sclerosi laterale amiotrofica provenienti da tutto il mondo, per la creazione di un pool di ricercatori, il cosiddetto Dream (Developing a REesearch Advanced Model) Team, che lavorerà secondo una strategia integrata per accelerare l’individuazione di un target terapeutico contro la malattia.
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